Leonardo DiCaprio si provocò un infortunio girando una delle scene più famose di The Wolf of Wall Street, che richiese tre giorni di lavoro. Lo ricorda il sito Cheat Sheet, aggregatore di aneddoti e retroscena per i film del passato, e per l'occasione cita un'intervista che il divo concesse a Variety nel 2014, poco dopo l'uscita del lungometraggio di Martin Scorsese.
Si tratta della famosa sequenza in cui Jordan Belfort, strafatto dopo essersi dato alla pazza gioia con un flacone di Quaalude, cerca di raggiungere la propria macchina ed è costretto a strisciare perché non si regge più in piedi. Questo il commento di DiCaprio al riguardo: "Sì, ho dovuto indossare un tutore per il collo per un po' di tempo dopo le riprese. Avevo passato tre giorni a strisciare."
Da Taxi Driver a Silence: gli antieroi di Martin Scorsese tra fede, redenzione e martirio
Uscito alla fine del 2013, The Wolf of Wall Street è la quinta e al momento ultima collaborazione tra Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio, basata sulle vere vicende di Jordan Belfort (il quale ha commentato che la sua vera tossicodipendenza era decisamente peggiore di quello che si vede sullo schermo).
Un film spudoratamente eccessivo, finanziato al di fuori del tradizionale sistema degli studios per consentire al duo di avere massima libertà creativa (l'unica concessione fu la rimozione di alcuni momenti troppo spinti in modo da evitare il visto NC-17, che avrebbe limitato il numero di sale sul territorio americano a causa della politica aziendale delle principali catene di multiplex). Una scommessa vinta in toto, considerando che a oggi è il film di Scorsese che ha incassato di più nel mondo (392 milioni di dollari, quasi il quadruplo del budget). Il film detiene un altro record curioso, in quanto lungometraggio con il maggior numero di usi della parola fuck: 506, contro i 428 del precedente campione, il dramma britannico Niente per bocca.