The Witcher: la showrunner risponde a chi la critica sostenendo non ami i romanzi e i videogiochi

La showrunner di The Witcher, Lauren S. Hissrich, ha voluto rispondere alle critiche di chi sostiene non ami i videogiochi e i romanzi alla base della serie Netflix.

The Witcher: la showrunner risponde a chi la critica sostenendo non ami i romanzi e i videogiochi

La showrunner di The Witcher ha risposto alle critiche di chi, su Instagram, sostiene che non sia una fan dei romanzi di Andrzej Sapkowski e dei videogiochi.
Lauren S. Hissrich ha voluto chiarire la situazione, resa ancora più complicata dall'addio di Henry Cavill e dalla dichiarazione di Beau DeMayo, che aveva fatto parte del team degli autori.

Lo sceneggiatore ha infatti sostenuto che alcuni suoi colleghi del team di The Witcher prendessero in giro apertamente il materiale alla base del progetto.
Lauren ha ora chiarito: "Penso che se abbiate visto qualsiasi intervista io abbia rilasciato, incluse quelle con Andrzej Sapkowski, abbiate potuto vedere che sono una fan dei libri e dei giochi. Credete che se una persona dice qualcosa come se fosse un fatto, debba per forza essere tale?". Riferendosi alle dichiarazioni di DeMayo ha inoltre sottolineato: "Questa cosa in particolare non è un fatto. Amo i romanzi. Sono incapace con i videogiochi, ma quella sono io, non gli altri autori. Non ho mai preso in giro i romanzi".

Il fenomeno The Witcher: il Trono di Spade dei videogame

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The Witcher 2: Henry Cavill in una foto della serie Netflix

La showrunner ha ribadito di avere molto rispetto per l'opera dello scrittore, con cui ha un ottimo rapporto, aggiungendo poi che lo spazio in cui lavorano gli sceneggiatori è "sacro, sicuro e, più di ogni altra cosa, all'insegna del sostegno. Non credete a tutto quello che leggete".

Lauren ha però voluto chiarire che rispetta molto Beau DeMayo e il suo lavoro: "L'episodio con lo Striga è uno dei miei preferiti. Ha scritto quello in cui le persone arrivano a Kaer Morhen ed è morto Eskel, che è stato accolto con molte critiche, ma è stato coraggio nel raccontare la storia che voleva raccontare. Ci vuole molto coraggio a farlo. Lo rispetto".