La notizia di Henry Cavill che non tornerà in The Witcher 4 e sarà sostituito da Liam Hemsworth ha lasciato i fan sotto shock. In Rete si è creata una vera e propria sollevazione popolare con parecchi seguaci della serie di Netflix, che hanno imputato al ritorno nel nuovo DCU guidato da James Gunn nei panni di Superman il motivo dell'abbandono da parte dell'Uomo d'acciaio del ruolo di Geralt di Rivia.
Non c'è da sorprendersi che sia stato uno shock, non solo perché i recasting nel cinema e nelle serie contemporanee sono una vera rarità, ma anche per la dedizione che Cavill ha sempre dimostrato nei confronti della serie televisiva e della saga letteraria da cui è tratta.
Per Cavill lavorare in The Witcher era stata la realizzazione di un sogno: "Mi piace molto giocare a questo tipo di games e leggere questo tipo di libri nel mio tempo libero", aveva detto in un'intervista nel 2019.
"Non lo considero un lavoro. Per me è più come una straordinaria opportunità per vivere le mie fantasie di infanzia e di vita adulta" aveva aggiunto.
Secondo ScreenRant Cavill aveva manifestato il suo dispiacere per il franchise di The Witcher da un po' di tempo.
I problemi hanno iniziato a sorgere per il fatto che l'attore è un fan del materiale originale, sia i libri che i giochi. Per questo aveva sempre voluto far parte di un adattamento fedele, che desse vita a tutto ciò che amava dei romanzi di Andrzej Sapkowski.
A dispetto delle sue aspirazioni, il team creativo dietro The Witcher ha chiaramente mostrato scarso rispetto per il materiale originale e la storia col passare del tempo sembra deviare sempre più da quella che Cavill ama.
Cavill si era impegnato con un accordo per sette stagioni di The Witcher, ma nelle interviste aveva sempre chiarito che c'era una condizione.
Ai microfoni di The hollywood Reporter aveva insistito parecchio sul fatto che sarebbe rimasto a bordo solo "finché possiamo continuare a raccontare grandi storie che onorano il lavoro [dell'autore Andrzej Sapkowski]"
Anche quando gli era stato chiesto di interagire con altri Witcher nelle stagioni future, aveva specificato: "_Dipende tutto da ciò che consente la storia", in un'intervista pubblicata sul canale YouTube di The Witcher.
"Sono un grande fan dei libri e rimango fedele a loro, e si tratta di fare in modo che la storia si svolga senza troppe deviazioni o storyline secondarie che confondano le acque".
Si era reso chiaro da tempo che il team creativo che lavora su The Witcher non condivideva lo stesso atteggiamento, purtroppo. Il finale della seconda stagione di The Witcher è andato in una direzione molto diversa rispetto ai libri di Sapkowski, con tanto di villain principale che non esiste affatto nei romanzi.
Recentemente l'autore Beau DeMayo ha spiegato di aver lasciato The Witcher in parte a causa dell'atteggiamento che alcuni dei suoi colleghi sceneggiatori avevano nei confronti dei giochi e dei romanzi.
In una storia di Instagram, DeMayo ha affermato che "alcuni di [loro] non erano [fan] o non amavano attivamente i libri e i giochi (deridendo apertamente il materiale originale.)"
È facile capire quindi perché un fan come Cavill si sia stufato di questo approccio e dell'ambiente di lavoro.
Ci sono già stati diversi indizi di un ulteriore allontanamento dai libri da parte della terza stagione di The Witcher, con Robbie Amell nel ruolo di quello che sembra essere un personaggio elfo importante che neppure esiste nelle opere di Sapkowski.
È ovvio che il team di sceneggiatori di The Witcher - e la showrunner Lauren Schmidt Hissrich non hanno intenzione di attenersi rigorosamente al materiale originale in futuro, portando a differenze creative che hanno fatto sentire Cavill di non poter più far parte dello show di successo di Netflix. Questo ha sicuramente fatto infuriare la fanbase che trovava in Cavill un perfetto alter ego di Geralt Di Rivia.
Sicuramente Dwayne Johnson ha avuto un ruolo non indifferente nell'incoraggiare Cavill a lasciare The Witcher, offrendogli la possibilità di tornare nel ruolo di Superman. Inoltre, Cavill lavorerà con il regista Guy Ritchie per The Ministry of Ungentlemanly Warfare, un thriller di spionaggio ambientato durante la Seconda guerra mondiale che darà a Cavill l'opportunità di interpretare Ian Fleming, il creatore di James Bond, e Ritchie spera che il film sia l'inizio di un nuovo franchise.
L'agenda di Cavill, quindi, ha iniziato a infittirsi di proposte interessanti proprio mentre The Witcher stava prendendo una direzione con cui non era d'accordo. La soluzione più semplice è stato abbandonare la nave e passare il testimone a Liam Hemsworth che assumerà il ruolo di Geralt dalla stagione 4 in poi.
Le conseguenze per la serie, a giudicare dalle reazioni online, non sono promettenti, ma non possiamo che attendere i futuri sviluppi.