Declan De Barra, creatore di The Witcher: Blood Origin, ha raccontato qualche dettaglio in più sulla nuova serie spin-off di Netflix alla quale sta lavorando, svelando il motivo per cui ha deciso di parlare degli elfi centinaia di anni prima degli eventi di The Witcher.
The Witcher: Blood Origin si svolge 1.200 anni prima degli eventi di The Witcher con Henry Cavill, in un'epoca in cui il mondo era colonizzato dagli elfi, che avevano sviluppato un fiorente impero. In un'intervista con EW, il creatore dello show racconta il perché di questa scelta:
"Ero semplicemente affascinato dall'idea di come sarebbe stato un mondo pre-colonizzato per gli elfi. Mi ha affascinato chiedermi come sarebbe potuto essere quel mondo: come sarebbe stata la società e cosa volevano gli elfi. Questo è ciò che esploreremo in questi episodi".
Da ciò che sappiamo, la trama di The Witcher: Blood Origin seguirà Éile, interpretata da Sophia Brown, una guerriera della guardia della regina che parte per diventare una musicista itinerante. Michelle Yeoh interpreterà Scían, l'ultimo membro di una tribù nomade di elfi in missione per recuperare una lama rubata al suo popolo. Laurence O'Fuarain sarà invece Fjall, un uomo nato in un clan di guerrieri che ha giurato di proteggere un re, ma che ha bisogno di vendetta dopo che una persona a lui cara è morta in battaglia cercando di salvarlo.
The Witcher: Blood Origin, il tour set dello spinoff (VIDEO)
La serie, che conterà sei episodi, racconterà la creazione del primo prototipo di Witcher, così come gli eventi che circondano la Congiunzione delle Sfere, il fenomeno che ha portato gli umani nel mondo degli elfi.
The Witcher: Blood Origin verrà lanciato dopo la seconda stagione di The Witcher proprio perché in quest'ultima verranno presentati per la prima volta i personaggi degli elfi.