Attenzione! Invitiamo i gentili lettori a non proseguire nella lettura dell'articolo per non conoscere dettagli inediti sul finale della seconda stagione e su quello che accadrà nella terza stagione di The Walking Dead.
Il secondo anno di The Walking Dead è giunto al termine e come già annunciato in precedenza non tutti i personaggi sono riusciti a sopravvivere all'attacco massiccio di walkers diretti alla fattoria. Robert Kirkman aveva avvisato in precedenza che le morti sarebbero continuate a susseguirsi e la dipartita di Patricia e Jimmy ne ha dato la tragica conferma. Kirkman non ha considerato la morte dei personaggi 'gratuita' "ognuno dei nostri personaggi è importante, non li consideriamo pedine, il loro destino viene scelto in base alle loro storyline e la morte di ogni singolo personaggio ha poi delle ramificazioni importanti per gli altri" e ha inoltre aggiunto che per qualche tempo in sala autori si è discussa la possibiltà di eliminare quasi tutto il cast nell'attacco finale alla fattoria "mentre scrivevo il fumetto ho fatto sempre attenzione a non affezionarmi troppo a nessuno dei protagonisti perchè sapevo che non si sarebbe trattato di scegliere o meno se farli morire, piuttosto del quando toglierli di mezzo. Ci sono state delle discussioni davvero pazzesche e per ogni personaggio abbiamo analizzato il quando e il come. E' uno show pericoloso".
Come teorizzato in precedenza, il famoso sussurro del Dottor Jenner nell'orecchio di Rick ha a che fare con il metodo di trasmissione del virus e con il fatto che tutti in realtà sono già infetti, cosa che cambia drasticamente la situazione. Parlando di Rick, Kirkman ha detto che gli ultimi eventi lo hanno spinto finalmente ad accettare in pieno la leadership del gruppo e stavolta prenderà in mano le redini della situazione senza farsi troppi scrupoli, più o meno sulla linea generale del "le cose stanno così, io decido e se non vi va bene potete anche andarvene". Potrebbe sembrare un atteggiamento troppo arrogante e di fatto l'autore ha spiegato che è un misto tra disperazione e determinazione "la serie è tutta qui, vedere se Rick riuscirà a mantenere quel poco di umanità che gli serve per non diventare un mostro spietato e senza cuore il cui unico scopo è la sopravvivenza della sua famiglia". D'altronde Rick ha appena ucciso il suo ex migliore amico, una persona che gli è stata vicino nella vita, con cui ha riso, scherzato, e adesso oltre agli inevitabili sensi di colpa, deve affrontare anche il disgusto di sua moglie Lori, che è in parte rabbia diretto verso se' stessa, visto che anche lei è responsabile della situazione in cui si sono venuti a trovare.
Nel finale vediamo Andrea allontanarsi dal gruppo e incontrare uno dei personaggi principali della terza stagione, Michonne, che la salva da un walker con la sua fedele katana. Michonne, nel fumetto, è un personaggio importante e un membro valido del gruppo, grazie alla sua abilità con la spada e con il tempo diventa molto amica di Rick. Nella serie televisiva il personaggio verrà interpretato da Danai Jekesai Gurira che arriva dal set di Treme, serie drammatica della HBO. La produttrice Gale Anne ha commentato che la Gurira è stata scelta perchè cercavano qualcuno che fosse credibile come guerriera samurai e allo stesso tempo avesse i toni drammatici necessari per integrarsi nella storia e con gli altri personaggi. Nel finale di stagione il suo volto non è mostrato perchè al momento Danai non era stata ancora scelta dal casting, quindi hanno usato una controfigura. Per quanto gli autori hanno intenzione di attenersi, genericamente, alle linee guida del comic, nel caso di Michonne ci aspettano storyline importanti che però divergeranno dalla linea temporale del fumetto e inoltre ci saranno degli spunti originali che saranno perseguiti nella terza stagione, al momento già in produzione.
Alcuni fans sono rimasti delusi dalla scarsa presenza scenica per i walkers questa stagione, ma come sottolineato da Kirkman, gli autori non vogliono farne un uso smodato per non annoiare il pubblico "preferiamo creare un falso clima di sicurezza e poi terrorizzarli al punto giusto con un bel gruppo di walkers dal quale sembra impossibile scappare. Meglio avere un bel botto ogni tanto che incontri quotidiani con i walkers che alla fine risulterebbero ordinari". Di certo le scelte artistiche sono la priorità in questo caso, ma diciamo anche che un budget non proprio principesco aiuta a incentivare la creatività degli sceneggiatori. Come previsto nella storyline del comic, la terza stagione avrà luogo in una prigione e Kirkman si è detto entusiasta della produzione che sta avendo luogo "è difficile per me rispondere a domande sulla seconda stagione perchè la terza sarà sicuramente la migliore e non vedo l'ora che il pubblico la veda. Ci saranno delle cose pazzesche, aspettare per vedere".