The Walking Dead potrebbe dire addio alla Georgia per colpa della legge anti-aborto

The Walking Dead potrebbe dire addio allo storico set in Georgia se entrerà in vigore la legge anti-aborto, a dirlo sono Tom Payne e gli stessi dirigenti di AMC.

The Walking Dead potrebbe dire addio al set in Georgia se entrerà in vigore la legge anti-aborto. A dirlo è Tom Payne, conosciuto come Jesus dai fan della serie, ma le sue parole fanno eco a quanto aveva già annunciato il network AMC.

"Qualsiasi decisione definitiva sarà presa quando la legge entrerà o meno effettivamente in vigore, ma alla fine dei conti ogni azienda deve occuparsi dei propri dipendenti. Se dai lavoro a qualcuno devi occuparti anche dei suoi diritti e quello che le aziende come la AMC stanno facendo è essenzialmente questo. Riguarda il luogo in cui i lavoratori vivono". Tom Payne, utilizzando il plurale, ha voluto evidentemente fare riferimento anche a Netflix e Disney, che negli scorsi giorni hanno annunciato provvedimenti simili a quelli dei produttori di The Walking Dead.

Il divieto all'aborto è stato firmato dal governatore della Georgia Brian Kemp nel mese di maggio ma entrerà in vigore solo il 1° gennaio 2020, sempre che la legge non venga contestata. Cosa in cui AMC, evidentemente, sta sperando anche perchè dalle parti in Georgia ha acquistato, solo nel 2017, i Riverwood Studios di Atlanta e un teatro di posa a Senoia, dove The Walking Dead viene girato dal 2011. Lo scorso giovedì, con una nota pubblica, il network ha dichiarato: "Dovremo rivalutare le nostre attività in Georgia se questa legge così restrittiva dovesse entrare in vigore. Norme di questo tipo sono passate anche in altri Stati ma sono state contestate. Probabilmente sarà una lotta lunga e complicata e noi stiamo osservando tutto molto da vicino".