The Terminal List, la serie Amazon con Chris Pratt ancora al centro di discussioni e critiche

Sul web si torna a parlare di The Terminal List, la serie tv di Amazon Prime Video con protagonista Chris Pratt: scopriamo come mai.

The Terminal List, la serie tv di Amazon Prime Video con protagonista Chris Pratt, non è stata accolta nel migliore dei modi dalla critica, e anche alcuni spettatori sembra abbiano avuto delle dure critiche nei confronti dello show. E di recente, sia Pratt che l'autore del libro su cui è basata la serie, Jack Carr, sono tornati a parlarne, scatenando nuovi dibattiti online.

Mentre lo scrittore ed ex-Marine Jack Carr si è soffermato sui commenti negativi riguardanti degli argomenti nello specifico (per lo più politica e "woke culture") esprimendo il suo punto di vista in merito, Chris Pratt si è in un certo modo limitato a condividere nelle sue storie Instagram delle foto che hanno fatto discutere il web.

Nelle immagini segnalate da Yahoo! News che vedete anche qui nel post, infatti, Pratt sembra prendersi gioco delle critiche allo show, rimarcando il successo in termini di visualizzazioni di Terminal List. Azione che, sui social, non è risultata granché popolare.

"Non facciamo menzione di destra e sinistra, conservatori e liberali. Nessuna di queste cose viene minimamente menzionata" ha spiegato Carr, come riporta Screen Rant citando le sue dichiarazioni ai microfoni di Variety "Il Daily Beast, in particolare, ha pubblicato una recensione piuttosto cattiva. Ma non appena vedono una bandiera americana, se la prendono. Se vedono qualcuno di competente nell'utilizzo delle armi e con una certa mentalità, che ritiene responsabili delle proprie azioni coloro che sono al potere, danno un po' di matto".

"Non abbiamo realizzato questa serie per i critici. Ciò che è importante per me e Chris [Pratt] è l'aver realizzato qualcosa che si rivolge a quei membri dell'esercito impegnati a combattere negli ultimi 20 anni, con l'obiettivo di fargli pensare 'Questi tipi si sono impegnati per creare uno show che parla anche a noi'" ha poi continuato "Non si parla in termini di woke o anti-woke, ma solo perché non è stato riempito di tutta questa 'roba woke', allora è percepito come - almeno dai critici - come qualcosa che non promuove il loro programma, per cui lo odieranno".