The Penguin, Colin Farrell era "scontroso" alla fine delle riprese: "Volevo che finisse tutto"

Colin Farrell racconta della difficile esperienza di aver vestito i panni del Pinguino nella prossima serie spinoff di The Batman.

The Penguin

Colin Farrell vuole prendersi una pausa, letteralmente. Non deve essere facile respirare quando si è sepolti sotto le protesi per un'intera stagione televisiva. La star dell'imminente spinoff di The Batman della HBO, The Penguin, ha dichiarato a Total Film che la sua unica esitazione nei confronti di un'eventuale seconda stagione sarebbe dover tornare in sala trucco.

Farrell ha ripreso il suo personaggio di Oswald "Oz" Cobblepot in The Batman per la storia delle origini del cattivo che ricorda Scarface, ed è irriconoscibile nel ruolo.

The Penguin: lo showrunner spiega perché il Batman di Robert Pattinson non apparirà nella serie

Le parole dell'attore e la fatica di interpretare il Pinguino

"Non lo so. Non fraintendetemi, mi è piaciuto molto, ma mi ha un po' stancato", ha detto Farrell quando gli è stato se tornerebbe nel ruolo del Pinguino per un eventuale secondo capitolo. "Alla fine, mi stavo lamentando e lamentando con chiunque mi ascoltasse che volevo che finisse, ca*zo".

The Penguin   Episode 1 Colin Farrelljpg1
The Penguin: Colin Farrell nella serie DC

Il candidato all'Oscar per Gli spiriti dell'Isola ha continuato: "Ho cercato di ricordare loro che avevo una 'gratitudine scontrosa'. Ero comunque grato e onorato - sono cresciuto guardando Burgess Meredith [che ha interpretato il ruolo nella serie televisiva degli anni '60], e poi Danny DeVito [nel film di Tim Burton del 1992 Batman - Il ritorno] è stato il mio Pinguino - quindi essere parte della stirpe di quella storia, mi ha fatto sentire davvero privilegiato. Ma non ne potevo più verso la fine".

Farrell ha spiegato che la seconda stagione di The Penguin dipenderà in parte dalla showrunner Lauren LeFranc, ma che in ogni caso avrebbe bisogno di trascorrere un po' di tempo lontano dal suo costume di Oswald "Oz" Cobblepot per riorganizzarsi.

"Lauren mi ha detto: 'Senti, se riuscissi a trovare un modo che abbia senso, accetteresti?' E io ho risposto: 'Assolutamente sì'. E forse tra un anno lo farò", ha detto Farrell. "Ma quando ho finito ho pensato: 'Non voglio mai più mettere quel cazzo di vestito e quella cazzo di protesi facciale'".

L'attore ha aggiunto: "Non è che andassi in giro a bruciare macchine e cose del genere, ma... se metti insieme tutto quello che Matt Reeves con The Batman e Lauren LeFranc e Mike [Marino, progettista delle protesi e del trucco] con lo show hanno fatto... bhe è stata un'esperienza davvero potente".

Farrell ha precedentemente dichiarato a MovieZine che la serie è "davvero cupa" e che è stata un'esperienza "pesante" come attore. "Il che non vuol dire che non mi sia divertito, anzi, mi sono divertito moltissimo a farlo", ha detto. "È incredibilmente violenta. È l'ascesa di un uomo verso ciò che ha sempre sognato, ovvero un certo potere o status sociale".