Rainn Wilson, principalmente noto per il suo ruolo di Dwight Schrute in The Office, ha recentemente parlato delle sue ambizioni e della profonda insoddisfazione che ha provato durante il periodo passato sul set della popolare sitcom, ispirata all'omonima serie britannica ideata da Ricky Gervais.
Durante l'ultimo episodio del podcast "Club Random" di Bill Maher, Wilson ha rivelato di essersi sentito infelice per diversi anni poiché credeva che il successo dello show non fosse sufficiente per lanciare la sua carriera cinematografica. Nonostante facesse parte di una serie amata e candidata agli Emmy, con un cast talentuoso e sceneggiatori eccezionali, Wilson desiderava ardentemente diventare una star del cinema e ottenere un contratto milionario.
"Quelli di 'The Office' sono stati anni per lo più infelici perché non era abbastanza per me. Mi sto rendendo conto solo ora di aver fatto parte di uno show di successo, nominato agli Emmy ogni anno, di aver guadagnato un sacco di soldi, e di aver lavorato con Steve Carell, Jenna Fisher e John Krasinski e persone incredibili come Paul Feig", ha spiegato l'attore.
"Ricordo che all'epoca pensavo: 'Perché non sono una star del cinema? Perché non sono il prossimo Jack Black o il prossimo Will Ferrell? Come mai non posso avere una carriera cinematografica? Perché non sto guadagnando milioni di dollari?'. Ero una star della TV, ma volevo essere una star del cinema. Non era mai abbastanza. Gli esseri umani hanno vissuto per centinaia di migliaia di anni e quel 'mai abbastanza' ci ha sicuramene aiutato come specie", ha concluso Rainn Wilson.