The Mule - Il corriere è un film del 2018, diretto e interpretato da Clint Eastwood, basato sulla storia vera di Leo Sharp, un veterano della seconda guerra mondiale che divenne un corriere della droga per il cartello di Sinaloa. La storia di Sharp fu raccontata dal giornalista Sam Dolnick nell'articolo del The New York Times The Sinaloa Cartel's 90-Year-Old Drug Mule.
Sharp nacque a Michigan City, Indiana, e crebbe nella città di Detroit, in Michigan, in seguito combatté nella seconda guerra mondiale e ricevette una medaglia di bronzo per il suo servizio. Dopo la guerra divenne proprietario di una piccola compagnia aerea che però fallì dopo pochi anni.
Sharp decise quindi di diventare un orticoltore e il suo lavoro, che consisteva nel creare nuove razze di fiori, divenne subito noto in tutto il mondo. Sharp, d'altro canto, fu costretto a chiudere anche la sua seconda attività dopo decenni di lavoro per dei problemi finanziari e successivamente fu avvicinato da dei lavoratori messicani nella sua fattoria del Michigan che gli proposero di trasportare narcotici per il cartello della droga di Sinaloa in Messico.
Il successo di Sharp nell'eludere i controlli delle forze dell'ordine per oltre dieci anni, mentre trasportava migliaia di libbre di cocaina, lo fece diventare una vera e propria leggenda metropolitana tra i trafficanti di droga che conoscevano e celebravano le sue imprese.
Nell'ottobre 2011 mentre era in possesso di 200 chilogrammi di cocaina, Sharp, 87 anni, fu arrestato da Craig Ziecina, della Polizia di Stato del Michigan, durante un'operazione guidata dalla DEA. Il tribunale lo condannò a tre anni di carcere ma Sharp fu rilasciato nel 2015 a causa della sua salute dopo aver scontato solo un anno di prigione e morì per cause naturali il 12 dicembre 2016 nelle campagne del Michigan all'età di 92 anni.
Roberto De Gaetano, su Fata Morgana Web, ha elogiato Il corriere - The Mule: "C'è un momento in cui la vita si rivela nel suo carattere infondato. Quello che sbrigativamente viene classificato come l'anarchismo di Eastwood è l'immensa libertà di sentire e mettere in immagine questo momento, trovarlo al fondo di un'azione improbabile o colpevole."