Si può giocare ad essere Dio provando a riportare in vita persone dichiarate clinicamente decedute? Qualunque sia la risposta scientifica, l'idea è incredibilmente allettante, tanto da essere al centro di The Lazarus Effect, il thriller/horror diretto da David Gelb ed interpretato da Olivia Wilde. Ed è proprio l'attrice che rivela alcuni particolari interessanti della lavorazione nell'intervista esclusiva che vi proponiamo. Innanzi tutto la Wilde interpreta il ruolo di Zoe, una ricercatrice che, insieme al fidanzato Frank, guida un team di medici il cui scopo è ideare e perfezionare proprio il siero di Lazzaro capace di "resuscitare". Fino ad ora, però, gli esperimenti si sono concentrati solo su animali. Così, quando il gruppo si trova a dover intervenire su uno di loro, nello specifico proprio Zoe, i risultati ottenuti sono imprevedibili e spesso pericolosi. Infatti, la donna sembra vivere tra i due mondi, dando libero sfogo ai suoi demoni interiori.
La Wilde sembra essere stata la scelta giusta per questo ruolo, visto anche il suo personale interesse per la materia trattata. "Sono una patita del campo neurologico - ha raccontato l'attrice - Sono molto affascinata da quanto poco sappiamo sul nostro cervello. Uno degli elementi più interessanti di questa storia è che, quando gli animali e gli esseri umani vengono riportati indietro dal siero di Lazzaro, i loro percorsi neurologici iniziano a sparare ad una velocità impressionante, e riescono ad avere accesso a più zone del loro cervello rispetto a quelle degli altri esseri viventi. Noi usiamo il 10 per cento del nostro cervello, cosa accadrebbe se ne usassimo il 90 per cento?" In attesa di avere una risposta, aspettiamo The Lazarus Effect, in sala dal 21 maggio grazie a Notorious. Nel cast anche Mark Duplass, Sarah Bolger, Evan Peters e Donald Glover.