The Last of Us, gli autori sui riferimenti alla Parte 2: "Nei giochi non potevamo farlo"

Neil Druckmann ha spiegato perché nel corso della prima stagione di The Last of Us sono stati inseriti alcuni elementi che troviamo solo nella Parte 2 del videogame.

The Last of Us, gli autori sui riferimenti alla Parte 2: 'Nei giochi non potevamo farlo'

Nel corso di una recente ospitata a un podcast, Neil Druckmann ha spiegato il motivo per cui ha deciso di inserire nella prima stagione di The Last of Us anche alcuni elementi che sono presenti solamente nella storia raccontata in The Last of Us: Part II.

In sostanza, Druckmann ha spiegato che all'epoca della costruzione del primo gioco, il pensiero era rivolto principalmente a trovare la giusta storia da raccontare e tutte quelle dinamiche poi sperimentate con il secondo gioco non erano venute in mente a nessuno anni prima. Quando poi lui e Craig Mazin si sono ritrovati a pianificare la prima stagione di The Last of Us, avevano molto più margine di manovra a loro disposizione.

Druckmann ha fatto notare come questo abbia reso possibile mostrare la comunità di Jackson già nella prima stagione, di anticipare il personaggio di Dina, di introdurre il pubblico a Shimmer e molto altro. L'autore ha anche sottolineato che, dato che avevano a disposizione anche la storia del contenuto scaricabile Left Behind, lo show ha permesso di evidenziare maggiormente l'impatto di Riley su Ellie nella storia principale.

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Detto questo, ci sarà moltissimo da raccontare nella seconda stagione e non è una sorpresa sapere che The Last of Us: Part II sarà raccontato in più stagioni da HBO.