Quentin Tarantino e The Weinstein Company hanno commentato pubblicamente le polemiche suscitate dalle dichiarazioni del filmmaker fatte durante un evento, svoltosi il 24 ottobre a New York. I commentini di Tarantino avevano portato alla richiesta - da parte delle associazioni, organizzazioni e sindacati della polizia - di boicottare The Hateful Eight.
La casa di produzione del lungometraggio, distribuito nelle sale a Natale, ha dichiarato: "The Weinstein Co, ha un rapporto di lunga data e un'amicizia con Quentin e ha un grandissimo rispetto di lui come filmmaker. Non parliamo per conto di Quentin, può e deve essere in grado di farlo per se stesso".
Quentin, al The Los Angeles Times, ha quindi dichiarato: "Invece che affrontare gli episodi che riguardano la brutalità della polizia che queste persone stavano facendo emergere, invece che esaminare il problema della brutalità della polizia in questo paese, hanno preferito isolarmi. E il loro messaggio è veramente chiaro. E' di farmi stare zitto. Di screditarmi. Di intimidirmi. Di non farmi parlare e, aspetto ancora più importante, di mandare un messaggio a ogni altra persona importante che potrebbe sentire il bisogno di sostenere quel lato dell'argomento. Non tutti i poliziotti sono assassini. Non l'ho mai detto. Non l'ho mai sostenuto implicitamente".