The Doors, una delle più suggestive biografie musicali firmata nel 1991 dal regista Oliver Stone, compie 30 anni. Il cineasta ha svelato la fonte di ispirazione primaria per il suo film sulla vita lisergica di Jim Morrison: il peyote, celebre droga allucinogena.
Nel corso di un'intervista a Hollywood Reporter, il 74enne Oliver Stone ha rievocato la genesi di The Doors, focus sulla mitica band degli anni '60 dove, a interpretare Re Lucertola Jim Morrison era l'allora trentenne Val Kilmer.
Parlando dell'atmosfera durante la lavorazione del film, in cui le droghe hanno un ruolo centrale, Oliver Stone ha ammesso di essere stato "strafatto per osmosi. Credo che le persone mi ritenessero piuttosto selvaggio come regista. Ma non mi facevo sul set. Occasionalmente c'era dell'erba, ma non l'avrei mai consumata sul set. Fuori dal set ci siamo divertiti. Avevo un amico, Richard Rutowski, che nel film interpreta la Morte. Volevo tornare in South Dakota, con i Sioux, per partecipare alla cerimonia del peyote con uno sciamano molto potente. e lo abbiamo fatto. Siamo andati in questo posto nella riserva e ci siamo stonati di brutto oltre ogni limite. C'erano un sacco di indiani coinvolti. E poi siamo tornati indietro. Il lunedì mattina sul set ero morto quando abbiamo girato la scena del peyote".
The Doors: Val Kilmer e la sua incredibile trasformazione in Jim Morrison
Oliver Stone ha la risposta pronta a chi accusa The Doors di difettare di realismo storico e spiega:
"All'epoca ero stanchissimo. Non per lamentarmi, ma avevo appena fatto Nato il quattro luglio, Talk Radio e Wall Street. Mi ero esaurito cercando di creare qualcosa di realistico. Questa era libertà. Per me è stato come strapparmi i vestiti di dosso e respirare. Si trattava di girare un film e divertirmi mentre lo facevo. Dopo JFK e Tra cielo e terra, ho girato Natural Born Killers. Anche in quel caso volevo essere libero. Dovevo togliermi di dosso i film precedenti".