I registi horror devono premere sul pedale dell'acceleratore per spaventare il pubblico. Rob Savage ha dovuto rallentare, visto che il suo The Boogeyman è talmente spaventoso da aver avuto bisogno di pause per far riprendere il pubblico delle proiezioni test terrorizzato dalla visione.
"La prima volta che appare la creatura, il pubblico ha urlato così forte e poi ha subito iniziato a ccommentare con i vicini perdendo completamente le battute successive", ha rivelato il regista a Empire. "Quindi abbiamo dovuto rimontare e costruire 45 secondi di riempimento, solo per non perdere nessuna informazione vitale."
Lo stesso interprete di The Boogeyman, David Dastmalchian, lo ha definito "uno dei film più spaventosi mai visti". "Amo i jump-scare" confessa Savage. "Questa è la parte più gratificante, quando vedi quel gioco con un pubblico e puoi sentirli abboccare. Temevo di fare un horror di compromesso, senza la libertà goduta nei precedenti lavori, ma ogni fotogramma di questo film è ciò che volevo fare".
Stephen King compie 75 anni: 10 momenti dei libri per sempre nel cuore dei Fedeli Lettori
Ma il risultato più importante ottenuto da The Boogeyman è stato conquistare persona che Savage voleva davvero impressionare: Stephen King. "Abbiamo affittato il suo cinema e proiettato il film per lui nel Maine", svela il regista. "Non sono andato perché ero terrorizzato dal suo giudizio, temevo che lo avrebbe odiato. Ma a quanto paresi è spaventato in numerose occasioni e poi ha inviato questo messaggio adorabile e adorabile a tutti coloro che hanno lavorato al film. E la mattina dopo ricevo un'e-mail che dice: 'Da Stephen King'. Mi scrive: 'Robert, sto ancora pensando al tuo film la mattina dopo'".
The Boogeyman, incentrato su due bambini orfani di madre che si ritrovano tormentati da una presenza sadica nella loro casa e lottano per convincere il padre in lutto a prestare attenzione prima che sia troppo tardi, uscirà nei cinema italiani il 1 giugno.