La saga di The Blair Witch Project potrebbe presto arricchirsi di un nuovo capitolo a 24 anni dal primo film della serie horror e a sette dall'ultimo sequel. Production Weekly (tramite Bloody Disgusting) rivela che il regista di The Offering Oliver Park sarebbe stato ingaggiato dalla Lionsgate per dirigere un sequel ancora privo di titolo che potrebbe entrare in lavorazione in estate. La società di produzione collegata al progetto non è altro che Haxan Films, il team dietro il film originale.
La strega di Blair fa ancora paura
The Blair Witch project - Il mistero della strega di Blair, uscito nel 1999, ha segnato una svolta nel genere non solo inaugurando quello che è noto come found footage, ma anche per la sua strategia di marketing, che ha creato un fitto mistero intorno al film alimentando la curiosità del pubblico.
La storia segue tre studenti di cinema, Heather Donahue, Michael C. Williams e Joshua Leonard, che si recano nel Maryland per indagare sulla leggenda di una strega che vive lì. Per svolgere il loro compito, si recano nella foresta dove si suppone siano accaduti vari strani eventi e molte persone sarebbero scomparse. Con il passare dei giorni e delle notti, i protagonisti iniziano a perdere la sanità mentale e si ritrovano circondati da un'energia oscura che li immerge in un terrore che non hanno mai provato prima. Il pubblico vive tutto attraverso i loro occhi, grazie alle soggettive, conferendo al film un'intimità soffocante che alimenta la tensione e il terrore psicologico.
Il caso The Blair Witch Project: il grande bluff che ha fatto storia
Il marketing rivoluzionario
Non c'è dubbio che la vera chiave del successo di The Blair Witch project - Il mistero della strega di Blair sia stata la sua campagna di marketing decisamente poco convenzionale. I registi Eduardo Sanchez e Daniel Myrick sono stati molto chiari durante il casting sul fatto che coloro che si sono candidati per i ruoli principali avrebbero dovuto essere disposti a fare qualsiasi cosa fosse loro richiesta per dar loro quel senso di realismo che stavano cercando. Infatti, i tre attori prescelti hanno usato i loro veri nomi nel film.
Qualche tempo prima della premiere, è stato creato un sito web che chiedeva aiuto per trovare i tre protagonisti, spingendo il pubblico a credere che fossero davvero scomparsi, come accade nel film. Una sceneggiatura molto breve ha aiutato gli attori a improvvisare molte battute e azioni, rendendole più realistiche. I registi hanno anche utilizzato diverse strategie durante le riprese per generare vera paura nei loro protagonisti, con suoni o momenti non concordati in modo che le loro reazioni fossero il più naturali possibile.
I sequel
Nel 2016, ignorando gli eventi del secondo film, Il libro segreto delle streghe: Blair Witch 2 (2000), è uscito un terzo film intitolato Blair Witch che segue un altro gruppo di studenti guidati da James, il fratello di Heather. Il gruppo si immerge nella foresta cercando di scoprire la verità su quanto accaduto ai protagonisti originali. Il film non ha avuto l'impatto sperato e non ha bissato il successo del primo capitolo.