Nell'estate del 1999 The Blair Witch Project era il film del momento, dopo il successo al Sundance Film Festival, e diventerà uno degli horror maggiormente influenti degli ultimi decenni, oltre ad essere uno dei film indipendenti maggiormente redditizi partendo da un budget di 35.000 dollari. Peccato che i tre protagonisti del film non abbiano giovato, economicamente, nemmeno di un lembo di questo exploit.
I volti di Heather Donahue, Michael C. Williams e Joshua Leonard erano famosi in tutta America ma i tre erano ancora dei lavoratori precari che dovevano arrangiarsi con gli stessi mestieri che svolgevano prima dell'uscita del film nelle sale cinematografiche.
Non seguite il nostro esempio
"Il mio agente mi chiese cosa stessi facendo e gli dissi che non avevo guadagnato nulla. Lottavamo tutit per pagare l'affitto" ha spiegato Leonard. Gli sceneggiatori e registi del film Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez avevano addestrato gli attori ventenni ad utilizzare le camere e l'attrezzatura audio e poi li avevano lasciati nei boschi per una serie di spunti narrativi da cui poi hanno improvvisato l'intero film. I protagonisti continuarono a mantenere un profilo basso anche dopo l'uscita del film, fedeli all'idea originaria del progetto ma nel frattempo, Artisan Entertainment, che aveva acquisito il film al Sundance per 1,1 milioni di dollari li escluse dal Festival di Cannes.
I tre protagonisti vennero totalmente isolati e sopportarono queste umiliazioni perché convinti che avrebbero tratto giovamento dai profitti del film. Al posto del denaro, gli attori ricevettero da Artisan Entertainment un cesto di frutta:"È stato allora che ci fu chiaro che non avremmo ottenuto nulla. Stavamo venendo esclusi da qualcosa a cui eravamo intimamente legati nella creazione" ha dichiarato Donahue, definendo riprovevole il comportamento della casa di produzione. Abusi, umiliazioni online, cambi di carriera e cause legali. Ci sono voluti venticinque anni perché i tre allentassero la morsa dolorosa di The Blair Witch project - Il mistero della strega di Blair.
L'ultima beffa è recente: Lionsgate ha annunciato un reboot del film con Blumhouse. Ancora una volta, i tre protagonisti non erano stati informati di questa decisione. In risposta alla notizia, il cast ha inviato una lettera a Lionsgate chiedendo di essere consultati per qualunque progetto riguardasse i loro volti, chiedendo i pagamenti retroattivi e futuri equivalente alla somma che sarebbe stata assegnata a SAG-AFTRA se all'epoca avessero avuto una rappresentanza sindacale o legale.