The Apprentice, il soggiorno del regista nell'hotel di Donald Trump: "In realtà la suite è sporca"

Ali Abbasi ha pernottato nell'hotel dell'ex presidente USA per il biopic e ha criticato lo stato in cui ha trovato la stanza.

Ali Abbasi con Maria Bakalova e Sebastian Stan al Festival di Cannes

Ali Abbasi, regista iraniano del controverso biopic sull'ex boss della Casa Bianca interpretato da Sebastian Stan, The Apprentice - Alle origini di Trump, ha scelto di soggiornare al Trump International Hotel & Tower per la première del film a New York.

Una scelta che il regista ha deciso di raccontare in una videochiamata Zoom proprio dalla camera d'albergo, spiegando quale scenario si è trovato davanti al momento del suo ingresso nella suite che gli è stata assegnata per l'occasione.

Aspettative disattese

"Mi sembra che sia il Trump International. Io sono 'international' e ho fatto un film su Trump. Credo sia un matrimonio perfetto" ha scherzato Abbasi "Ero anche curioso, volevo sperimentare il lusso alla Trump ma così non è. Non è lussuoso come si potrebbe pensare".

Nel video, Ali Abbasi mostra un rapido tour della stanza e una lampada bianca da terra ed esclama:"Non è davvero una lampada in stile Trump. È molto basic. Il pavimento non è super pulito. Le prese sono un po' sporche. Non è molto impressionante per una suite executive. Di formazione sono architetto e questo non è il tipo di cose che ti aspetti da Trump".

Il regista ammette la possibilità che le persone pensino sia lì come trovata pubblicitaria:"Penso che dovrebbe essere qualsiasi cosa che aiuti il film. Se devo arrampicarmi sull'edificio, lo farò. Ma devo dire che c'è un piacere strano nel sedersi sotto il suo nome e scrivere su un foglio di carta con il suo nome sopra".

The Apprentice - Alle Origini di Trump racconta la storia del giovane Donald, interpretato da Sebastian Stan, durante i suoi primi anni come agente immobiliare a New York, con Maria Bakalova nel ruolo della sua prima moglie Ivana. Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes. L'entourage di Trump ha minacciato azioni legali contro il film, definendolo spazzatura e finzione.