È ancora una volta il momento di Spider-Man, ma invece di parlarvi della sua più recente iterazione, quest'oggi vogliamo fare un salto indietro nel tempo e raccontarvi di The Amazing Spider-Man 3, il sequel mai realizzato che avrebbe chiuso la trilogia cinematografica con Andrew Garfield.
Nel 2013 sembrava infatti cosa certa, la realizzazione di un nuovo film della saga diretta da Marc Webb. Come ricorda anche Cinemablend, infatti, il primo capitolo aveva fatto guadagnare a Mamma Sony più di 757 milioni di dollari, mentre il secondo (2014) si sarebbe aggirato intorno ai 708 milioni di dollari.
Inoltre, i piani per portare avanti la storia sembravano abbastanza chiari, dato che lo stesso Webb dichiarò in seguito che era in programma uno scontro tra Spidey e i Sinistri Sei - già ampiamente preannunciati sia all'interno della saga, sia in generale, considerato il fatto che un film dedicato al gruppo di villain era (e rimane ancora oggi) in fase di sviluppo -, guidati da un redivivo Norman Osborn (Chris Cooper), o almeno, la sua testa...
Inoltre, pare che Peter avrebbe avuto modo di lavorare a una formula in grado di riportare indietro i morti, come rivelato anche da Denis Leary ai microfoni di IGN. All'attore era infatti stato comunicato che avrebbe il Capitano Stacy avrebbe fatto la sua ricomparsa nel film... Almeno fino a quando il progetto non fu accantonato.
Ma perché si è scelto di non proseguire oltre, specialmente con tutti i titoli legati a Spider-Man che Sony pianificava di portare sul grande schermo (come i già citati Sinistri Sei, un film su Felicia Hardy/Black Cat e persino una pellicola dedicata a Spider-Man 2099, oltre a un progetto su Venom che poi si è trasformato fino a diventare quello che abbiamo visto con Tom Hardy)?
Secondo quanto riportato da Mashable in seguito ai celebri leak Sony del 2014, tutto andò in fumo intorno al periodo in cui si iniziò a parlare di portare Spider-Man nel MCU. Non è dato sapere esattamente cosa si dissero gli studios, ma pare anche che a contribuire all'idea di un reboot più che di sequel furono delle divergenze venutesi a creare nel tempo con Garfield, che avrebbe anche dato buca al boss di Sony Kaz Hirai in occasione di un importante evento in cui sarebbe stato annunciato proprio The Amazing Spider-Man 3.
Ma Garfield, in merito, ha semplicemente affermato che no, la sua assenza in quel caso non era un tentativo di autosabotaggio (come chiese il Guardian durante un'intervista), solo il risultato di un disastroso jet lag.
"Ciò che posso dire con orgoglio, però, è che non sono sceso a compromessi su chi sono. Sono sempre stato solo me stesso. E questo potrebbe essere stato problematico per alcune persone".
Di più al riguardo non sappiamo, ma è chiaro che produzione e cast non si trovassero tutti sulla stessa pagina.
Ora però i tempi sono cambiati, e probabilmente non c'è momento migliore per ripensarci su... Giusto Sony? Giusto Marvel Studios? Giusto Andrew?