Nella giornata di ieri è stato svelato il trailer di The Acolyte - La seguace che ci proietterà in un'epoca inedita per Star Wars, quella dell'Alta Repubblica. Nel corso di una recente intervista alla regista della serie, è emersa una differenza sostanziale da The Mandalorian.
Il Volume
Nel corso della chiacchierata con l'Hollywood Reporter, la regista Leslye Headland - oltre ad aver rivelato che uno degli autori dello show non ha mai visto Star Wars - ha precisato che nel corso delle riprese di The Acolyte non si è mai fatto ricorso al Volume, ovvero la tecnologia che permette di ricreare panoramiche e interi paesaggi con la presenza degli attori dal vivo grazie a una serie di schermi ad altissima risoluzione che circondano il set.
Questo perché si è fatto maggiormente ricorso a location reali, che dovrebbero garantire alla nuova serie di affrancarsi dallo show con Pedro Pascal. La tecnologia del Volume era stata introdotta per la prima volta proprio dalla prima stagione di The Mandalorian.
Un mystery-thriller per Star Wars
La serie è descritta come "un mystery-thriller che porterà gli spettatori in una galassia di segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro negli ultimi giorni dell'era dell'Alta Repubblica. Un'ex Padawan (Stanberg) si riunisce al suo Maestro Jedi (Lee) per indagare su una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero previsto".
The Acolyte: Lucasfilm sta pianificando più stagioni per la serie Star Wars
Il personaggio principale sarà interpretato dall'attrice Amandla Stenberg. Lo show racconterà una storia inedita che si svolgerà nell'ultimo periodo dell'Alta Repubblica, anni in cui il lato oscuro della Forza inizia a prendere il sopravvento sulla galassia.