L'attore Danny Masterson è stato condannato a 30 anni di carcere per aver stuprato due ragazze tra il 2001 e il 2003 nel periodo in cui stava girando il noto That 70's Show.
La vicenda
L'attore, che si dichiara innocente, è stato condannato lo scorso maggio per due delle tre accuse di stupro avvenuti nella sua casa di Hollywood Hills tra il 2001 e il 2003, nel periodo in cui era impegnato nelle riprese di That 70's Show. La giura è riuscita a condannarlo solo per la violenza del 2003 ma non è riuscita a raggiungere un verdetto sull'accusa di novembre 2001 che coinvolgeva un ex fidanzata, anche se i giurati avevano votato a favore della condanna. Alla sentenza le tre donne coinvolte hanno dichiarato davanti al giudice che i crimini perpetrati da Masterson hanno rovinato le loro vite e hanno chiesto l'ergastolo per l'imputato.
La prima ragazza ha definito l'attore "un vero codardo e un mostro senza cuore", mentre la seconda ha detto: "Devo ancora fare i conti con quello che mi hai fatto quella notte... Ci vuole una vita di terapia per rimediare. Ogni volta che penso di stare bene, quello stupro mi torna in mente". Alla terza vittima, invece, è stato diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico. Dopo un primo processo in cui i giurati non erano riusciti a raggiungere un verdetto unanime, ora, a seguito di un secondo processo giovedì 7 settembre il giudice ha condannato Masterson a 15 anni per ciascuna delle due ragazze.
La differenza principale tra i due processi riguardava l'accusa di aver drogato le donne. Nel primo processo, le donne hanno testimoniato di essersi sentite stordite e di avere poca memoria dopo aver assunto una bevanda preparata da Masterson, ma, solo nel nuovo processo, l'accusa ha sostenuto che Masterson le aveva effettivamente drogate. Questo il verdetto del giudice Charlaine Olmedo mentre condannava Masterson in un'aula a Los Angeles: "Signor Masterson, lei non è la vittima. Le sue azioni di 20 anni fa hanno tolto la voce e la scelta a un'altra persona. Le sue azioni di 20 anni fa sono state criminali, ed è per questo che lei è qui".
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Il coinvolgimento di Scientology
All'epoca sia l'attore sia tutte e tre le vittime facevano parte della Chiesa di Scientology, ma dopo l'accaduto, le vittime hanno lasciato l'organizzazione. Le tre ragazze hanno raccontato nel corso dei processi di come la chiesa di Scientology le ha dissuase dal denunciare Masterson alla polizia e di come l'attore abbia approfittato della sua posizione all'interno della setta per violentare le donne senza temere ripercussioni. Infatti, Scientology ai tempi aveva proibito alle due di andare alla polizia per denunciare le violenze sessuali. Gli avvocati della Masterson hanno cercato di minimizzare il ruolo dell'organizzazione in entrambi i processi, sottolineando alla giuria che non possono essere prevenuti nei confronti di nessuna religione.
La difesa
La difesa di Masterson, guidata dagli avvocati Phillip Cohen e Shawn Holley, ha chiesto al giudice una condanna a 15 anni, chiedendo di considerare la "vita esemplare" del suo cliente, sottolineando il suo servizio alla comunità, l'etica del lavoro e l'essere un "padre straordinario" per la figlia di 9 anni. L'accusa guidata dai sostituti procuratori distrettuali di Los Angeles Reinhold Mueller e Ariel Anson, invece, ha chiesto da 30 anni all'ergastolo come pena per l'attore definendo i suoi crimini "mirati" e "atroci" e sottolineando la ripetitività del reato a distanza di breve tempo. Gli avvocati dell'attore hanno dichiarato ai giornalisti fuori dal tribunale: "Gli errori commessi in questo caso sono sostanziali e purtroppo hanno portato a verdetti non supportati da prove".