Molti dei romanzi di Paul Auster hanno trovato la via del grande schermo. Smoke e Blue in the Face, diretti da Wayne Wang, hanno riscosso un buon successo e lo stesso Wang ha collaborato con Auster per lo script di The Center of the World, mentre è passato più in sordina The Music of Chance, adattato nel 1993. Adesso a prendere in mano un romanzo di di Paul Auster sarebbe addirittura Terry Gilliam, interessato a produrre un adattamento di Mr. Vertigo. Nel corso di un'intervista recente, il regista di Brazil ha dichiarato: "Ho un libro. Si intitola Mr. Vertigo ed è stato scritto da Paul Auster. Al momento sto lavorando su una sceneggiatura ispirata alla storia, ma questo non significa che diventerà un film". Consapevole dei meccanismi dell'industria cinematografica e delle sue personali difficoltà produttive, Terry Gilliam mette le mani avanti, ma il fatto che abbia parlato in pubblico del suo progetto è sicuramente un buon segno.
In Mr. Vertigo Walt Rawley racconta la propria storia. L'uomo, nato nel 1924, è un orfano con un dono. Mr. Yehudi, un ebreo ungherese che ha preso con sé il piccolo portandolo da St. Louis nella sua dimora del Kansas, gli ha insegnato a levitare e lo ha cresciuto insieme a Mother Sioux e a Aesop, un giovane genio di colore. Dopo un duro allenamento, Walt intraprende un tour insieme al suo mentore trasformandosi nel 'Wonder Boy", alias Mr. Vertigo, colui che è capace di sfidare la gravità. Nelle sue peregrinazioni Walt si confronterà con i miti americani: i carnevali e i circhi itineranti degli anni '20, Lindbergh, le prime moto, le tante etnie, il Ku Klux Klan e la Mafia, il baseball e il natio Kansas. Alla fine della vita l'uomo deciderà di scrivere la propria storia per ritrovare l'innocenza perduta, scoprendo il parallelo tra l'arte della levitazione e quella della scrittura: entrambe richiedono, infatti, una feroce disciplina per mantenere viva l'illusione.