Quest'anno la giuria della Mostra del Cinema di Venezia ha visto lungo nel consegnare un premio a Terraferma di Emanuele Crialese. Dopo la consacrazione festivaliera, la suggestiva pellicola dedicata al tema dell'immigrazione ha battuto rivali temibili come Habemus Papam di Nanni Moretti e Vallanzasca - Gli angeli del male di Michele Placido, entrambi autori con un certo appeal sul pubblico internazionale, nella corsa all'Oscar per il miglior film in lingua non inglese. A selezionare Terraferma è stata la commissione istituita all'Anica composta dai registi Marco Bellocchio e Luca Guadagnino, dal direttore generale per il Cinema presso il Ministero per la cultura Nicola Borrelli, dalle produttrici Martha Capello, Francesca Cima e Tilde Corsi, dalla presidentessa degli Esportatori Paola Corvino, dal distributore Valerio De Paolis e dal giornalista di Variety Nick Vivarelli. Tra gli altri autocandidati che ambivano a rappresentare l'Italia agli Academy Awards figuravano l'opera prima di Alice Rohrwacher Corpo celeste, la commedia di Massimiliano Bruno Nessuno mi può giudicare, Tatanka di Giuseppe Gagliardi, Notizie degli scavi di Emidio Greco e l'affresco storico Noi credevamo di Mario Martone.
Insieme all'Italia, anche le altre nazioni sono impegnate a selezionare i candidati da lanciare nella corsa all'Oscar per il miglior film straniero. Il Canada ha puntato sul sicuro selezionando il pluridecorato Bachir Lazhar, premio del pubblico a Locarno e Toronto. Il film, toccante parabola su immigrazione ed educazione proveniente dal Quebec, è stato scritto e diretto dal regista Philippe Falardeau e narra la storia di un rifugiato algerino in esilio a Montreal che si improvvisa supplente di una classe elementare costretta a fare i conti col suicidio di una maestra. La Slovacchia rilancia con Gypsy di Martin Sulik, racconto di formazione incentrato su un quattordicenne rom. La Bosnia si affida a Belvedere di Ahmed Imamovic, opera seconda selezionata da una commissione di cui faceva parte il regista Danis Tanovic. Il film, girato in bianco e nero, segue le vite della famiglie degli 8.000 uomini musulmani uccisi a Srebenica durante la guerra civile. Il titolo fa riferimento a un campo per rifugiati dove, quindici anni dopo i crimini che hanno scioccato il mondo, vedove, madri e figlie attendono che i resti dei loro cari vengano riesumati dalle fosse comuni. Le 'aspirazioni' all'Oscar del Vietnam sono riposte in Thang Long Aspiration di Luu Trong Ninh. Il film, che celebra lil millesimo anniversario della fondazione di Hanoi, capitale dello stato (Thang Long è l'antico nome di Hanoi) è incentrato su una guerra tra fratelli che sconvolse la dinastia regnante nel IX° secolo. I giudici che hanno selezionato il film hanno dichiarato che la pellicola è "stata apprezzata per la sua umanità, creatività e per la rappresentazione dell'identità culturale nazionale".
La deadline per comunicare i candidati all'Oscar per il miglior film straniero è il 1 ottobre. La cerimonia di premiazione degli 84° Academy Awards si terrà il 26 febbraio presso il Kodak Theater di Hollywood.