Quello di Terminator è indubbiamente stato il ruolo più importante della carriera di Arnold Schwarzenegger e durante un episodio della docuserie Netflix intitolata "Arnold", il regista di Terminator 2: il giorno del giudizio, James Cameron, ha parlato per la prima volta dell'avversione della star nei confronti della sceneggiatura del celebre film.
![James Cameron e Arnold Schwarznegger sul set di Terminator 2](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2016/07/14/james_cameron1_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Cameron ha rivelato il motivo per cui Schwarzenegger, almeno inizialmente, non aveva gradito il copione: secondo il cineasta a causare le lamentele della star era stata l'impossibilità di sparare a qualcuno per l'intera durata del film. Durante un episodio della docuserie, il regista sessantottenne ha ricordato la sua evidente insoddisfazione:
"All'inizio, Arnold era assolutamente contrario all'idea. Io e lui dovevamo incontrarci per parlare della sceneggiatura. Quindi mi siedo e vedo che non è allegro come al solito. Gli chiedo: 'Cosa c'è che non va? Non ti piace?' Lui risponde: 'Jim... Non uccido nessuno. All'improvviso sono il buono, il difensore, il protettore'".
![Terminator 2 Judgment Day](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2018/09/28/terminator-2-judgment-day_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Cameron ha quindi rassicurato Arnold Schwarzenegger dicendogli che questa volta sarebbe stato il protettore e che la trama si sarebbe incentrata su Terminator che salva le persone: "Ricordo che quando ho finito di parlare mi ha detto: 'Okay, va bene, ma posso almeno sparare alle gambe di qualcuno?' Ho risposto: 'Sì, va bene, puoi sparare alle gambe. Ora ti va bene?' Lui ha detto: 'No dai, lasciamolo così'".