Tenet, Elizabeth Debicki: "Il mio personaggio non è una vittima"

L'attrice Elizabeth Debicki, che ha partecipato al film di Christopher Nolan Tenet, ha difeso il suo personaggio da alcune critiche che la dipingono come una vittima.

Elizabeth Debicki è una delle attrici in grande ascesa a Hollywood, un successo confermato anche dalla sua presenza in Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, ma recentemente ha dovuto difendere il suo personaggio Kat da alcune critiche che l'hanno definita una vittima.

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Tenet: Elizabeth Debicki in una scena del film

L'attrice ha rilasciato un'intervista a The Hollywood Reporter, raccontando la sua esperienza sul set e difendendo il suo personaggio. Elizabeth Debicki concorda con il fatto che la gallerista Kat di Tenet sia una vittima all'inizio, ma poi evolve durante il film diventando qualcosa di molto più grande:

"Alcune persone mi hanno detto cose su come è prigioniera o che è una specie di situazione di vittima. E non lo nego perché ciò che ho amato, in un certo senso, è stato il fatto che è diventata vittima delle circostanze dovute alla relazione con suo marito. Ma quello che mi ha davvero colpito è il fatto che nonostante sia stata prigioniera di questa sua condizione, vive un'esperienza enorme, psicologica, che la cambia in modo significativo. La cambia perché le fa capire di avere un'agenzia su se stessa e sulla propria capacità di sopravvivere a qualcosa. Riesce a recuperare nei suoi stessi confronti e mi ha fatto piacere portare la sua esperienza in questo film."

Per riassumere, in Tenet il personaggio interpretato da Elizabeth Debicki, Kat, viene ricattato dal suo ex marito, Andrei Sator (Kenneth Branagh), e lei deve soddisfare i suoi numerosi desideri se vuole vedere suo figlio, Max. Ecco perché molti l'hanno definita una semplice vittima del marito, mentre per l'attrice, e probabilmente anche per Christopher Nolan, è molto di più.

Tenet: neanche John David Washington riesce a spiegare il significato del film

Gran parte della confusione che circonda il personaggio di Elizabeth Debicki potrebbe anche avere origine dalla particolare narrativa di Tenet, che non segue una struttura lineare. Questo rende più difficile determinare l'arco temporale del suo personaggio, ed è quindi facile arrivare a conclusioni superficiali.