Superman Returns di Bryan Singer aveva l'ambizione di riportare in auge uno dei supereroi più amati, ma fu un flop tanto che il suo protagonista, Brandon Routh, sviluppò una depressione che lo portò a giocare convulsamente a World of Warcraft diventando dipendente dal videogioco.
"Ho giocato a World of Warcraft all'infinito", ha confessato Brandon Routh durante il podcast di Inside of You. "È stata una vera e propria dipendenza, poi ho anche giocato anche ad altro in quel periodo, ma (Warcraft ndr.) è quello con cui ho passato più tempo". L'attore non nasconde la delusione per come siano andate le cose per Superman Returns e come questo abbia influito pesantemente sulla sua salute psicologica: "Doveva davvero fare i conti con il fatto che il ruolo di Superman non mi avrebbe portato da nessuna parte. Non c'è stato un sequel e nonostante il film sia stato ampiamente recensito bene, nonostante alla gente sia piaciuto, incassando quasi 400 milioni di dollari in tutto il mondo, beh non era abbastanza". A pesare è stata la lunga incertezza sulla possibilità di fare un secondo capitolo o meno: "Ho fatto tutto ciò che potevo fare. Pensavo, secondo la mia testa, al modo per dare una mano a realizzarlo". E il gioco della Blizzard era la diventata la sua "droga".
Il mito di Superman al cinema e in TV
Ad aiutarlo ad uscire da quel lungo periodo buio è stata la sua ragazza: "Ha avuto un ruolo fondamentale" a fargli risalire la china e a dargli quella serenità e forza d'animo che aveva perso nel tempo. Tanto da indossare nuovamente i panni di un eroe del mondo DC dalla terza stagione di Arrow: quelli di Ray Palmer, ovvero di Atomo.