Superman: a Christopher Reeve non è piaciuto lavorare con Marlon Brando

Dopo l'esperienza in Superman, Christopher Reeve ha rivelato di non essersi divertito a lavorare al fianco di Marlon Brando per via della scarsa motivazione del divo.

L'esperienza di Christopher Reeve con Marlon Brando sul set di Superman non è stata delle migliori. Nel 1978, Richard Donner ha diretto l'adattamento delle avventure dell'Uomo d'Acciaio ingaggiando un attore relativamente poco noto come protagonista e affiancandogli star di primo piano quali Gene Hackman, Ned Beatty e Marlon Brando.

Gene Hackman e Christopher Reeve in una scena di SUPERMAN
Gene Hackman e Christopher Reeve in una scena di SUPERMAN

In Superman, Marlon Brando interpretava Jor-El, padre biologico di Superman su Krypton che invia il figlio sulla Terra per salvare il pianeta dalla distruzione. Nel film il divo non aveva molto spazio, visto che muore quasi all'inizio. La sua presenza continua però ad aleggiare nel film e il suo messaggio registrato per Kal-El aiuta il figlio a diventare il supereroe ideale. All'epoca del film, Marlon Brando aveva già interpretato Don Vito Corleone ne Il padrino, uscito sei anni prima . Nonostante ciò Christopher Reeve non è stato impressionato dal talento della sua costar, anzi, in seguito ha rivelato che non gli è piaciuto per niente recitare con lui in Superman.

In una vecchia intervista con David Letterman, Reeves ha candidamente rivelato la sua opinione su Brando confessando di non essersi "immolato all'altare di Marlon Brando" perché dava la sensazione di non essere in parte. Reeves ha motivato la sua delusione specificando che Marlon Brando avrebbe potuto essere una fonte di ispirazione per una nuova generazione di attori, ma la stampa continuava a idolatrarlo nonostante lui non nutrisse più passione per ciò che faceva. Ammettere che Brando non dava il meglio di Sé di fronte al grande pubblico è stata una mossa coraggiosa che ha stupito lo stesso David Letterman. Reeves ha comunque ammesso di aver fatto quelle dichiarazioni perché era deluso che un attore della grandezza di Marlon Brando fosse così demotivato.

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L'esperienza emotivamente estenuante sul set de Ultimo tango a Parigi e le tragedie personali che lo hanno colpito, tra cui la perdita del migliore amico, hanno prosciugato Marlon Brando. La sua interpretazione in Missouri nel 1976 è stata accolta da una pioggia di critiche negative, rivolte anche alla sua decadenza fisica. All'epoca di Superman, Brando sembrava non preoccuparsi più dell'opinione del pubblico. Dopo aver chiesto una notevole somma di denaro pur avendo un ruolo piccolo, il divo rifiutò di leggere la sceneggiatura per prepararsi al ruolo e le sue battute gli venivano mostrate fuori quadro durante le riprese. Ecco perché l'esperienza di Christopher Reeve a fianco del divo non è stata delle migliori.