Il film di Michael Winterbottom The Killer Inside Me ha scatenato reazioni critiche da parte del pubblico del Sundance Film Festival, attualmente in corso. La pellicola, che porta sullo schermo il cupo romanzo di Jim Thompson L'assassino che è in me, narra la storia di un vicesceriffo texano noioso e saccente che nasconde una feroce doppia natura di serial killer. A interpretare lo spregevole protagonista uno straordinario Casey Affleck calato in un ruolo estremamente delicato. Le attrici Jessica Alba e Kate Hudson lo affiancano in veste di vittime sacrificali.
Il film contiene sequenze di violenza inaudita, soprattutto contro le donne, a partire da un pestaggio lungo sette minuti ai danni della Alba e proprio a seguito delle reazioni scomposte del pubblico di fronte alle scene più crude l'attrice, ospite al Sundance per accompagnare il film, ha abbandonato bruscamente la proiezione senza dire una parola, mentre pare che lo stesso Affleck si sia dissociato apertamente dal film. E' toccato quindi a Winterbottom gettare acqua sul fuoco cercando di spiegare le sue intenzioni e difendendosi dalle accuse di violenza gratuita costruita ad hoc solo per scioccare il pubblico. "La violenza è scioccante nel film come nel libro. La storia è narrata dal punto di vista di un sociopatico, di un pazzo. Io ho cercato di essere fedele al romanzo originale proprio perché ciò che sconvolge nel lavoro di Thompson non è ciò che viene narrato, ma il modo in cui viene fatto. Non vi è alcun senso di compiacimento nella violenza mostrata nel film. Ciò che il pubblico non comprende è che il personaggio interpretato da Casey Affleck non è un eroe in cui identificarsi. Tutto ciò che fa è selvaggio, brutale e scioccante e serve a dimostrare che anche nella persona apparentemente più ordinaria si potrebbe nascondere un killer".
The Killer Inside Me sarà presentato in concorso al prossimo Festival di Berlino e prevediamo che non mancheranno nuovi focolai polemici da parte di critica e pubblico.