La presenza della polizia di Rimini alla proiezione del film Sulla mia pelle non è stata particolarmente apprezzata da Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano i cui ultimi giorni di vita sono al centro del progetto portato sugli schermi di Netflix e nelle sale cinematografiche.
Alla proiezione che si è svolta ieri sera nella città romagnola erano presenti la donna e l'avvocato Fabio Anselmo, che rappresenta la famiglia Cucchi, e Ilaria ha dichiarato: "Stefano è stato così ben rappresentato da Alessandro Borghi che continua ad essere piantonato anche da morto durante la proiezione del film Sulla mia pelle. Consiglio al questore di Rimini di guardare il film fino alla fine così potrà capire che Stefano è morto e quindi non è più pericoloso. O siamo ritenuti pericolosi io e il mio avvocato".
La donna ha poi aggiunto: "Con tutto quel che c'è da fare, ieri sera il questore di Rimini ha ritenuto di far piantonare, per tutto il tempo della proiezione del film e del dibattito. Chiedo al questore di Rimini e al ministro Salvini se questo era veramente necessario. Tempo e denaro pubblico persi, al di là che i due poliziotti mi hanno fatto veramente tenerezza. Non sarebbe meglio dedicare attenzione ai criminali?".
La situazione, in serata, si è però chiarita con una telefonata fatta da Maurizio Improta, questore di Rimini: "Ci siamo chiariti. Ho il massimo rispetto per lui. Il questore mi ha spiegato che è una prassi per le 'prime', anche se questa non era una prima".
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