Steve McQueen ha deciso di disertare il Camerimage Film Festival a causa dei commenti offesivi e maschilisti fatti dal direttore del festival sulle donne direttrici della fotografia. McQueen avrebbe dovuto presenziale alla serata d'aertura del festival per introdurre il suo ultimo film, Blitz, e ricevere un premio per la regia all'evento che si tiene a Toruń, in Polonia.
"Dopo aver letto l'editoriale di Marek Zydowicz sulle donne direttrici della fotografia, ho deciso di non partecipare alla presentazione del mio film Blitz nella serata di apertura questo fine settimana", ha dichiarato McQueen a Variety. "Nonostante le scuse, non riesco a superare quelle che considero parole profondamente offensive. Ho un enorme rispetto per i direttori della fotografia di tutti i sessi, donne incluse, e credo che dobbiamo fare e chiedere di meglio per fare spazio a tutti al tavolo"_.
Dichiarazioni da condannare
In un articolo pubblicato sulla rivista Cinematography World, il direttore del festival Marek Żydowicz avrebbe suggerito che una maggiore rappresentanza di donne direttrici della fotografia e registe nella selezione dell'evento potrebbe causare l'inclusione di produzioni cinematografiche mediocri.
"Dovremmo rifiutare ciò che è stimato e prezioso solo per 'fare spazio' alla necessità del cambiamento sociale?" ha scritto Żydowicz. "Mentre festival come Cannes, Berlino o Venezia vengono criticati per le loro selezioni perché soccombono o promuovono tendenze politiche o ideologiche, Camerimage rimane impegnata nei valori artistici come criterio principale per qualificare e promuovere l'arte cinematografica".
L'editoriale ha suscitato polemiche sollevando critiche sul festival, che si aprirà sabato e ospiterà la prima mondiale di Rust, il western con Alec Baldwin che ha provocato la morte sul set della direttrice della fotografia Halyna Hutchins.
In risposta all'abbandono di Steve McQueen, Żydowicz ha dichiarato a Variety: "Con grande tristezza ho accettato la decisione di Steve McQueen di ritirarsi dal festival. Mi scuso ancora una volta e vorrei cogliere l'occasione per sedermi in un forum aperto e parlare di come andare avanti insieme in modo più aperto e inclusivo. Il festival è qui per abbracciarci a vicenda come comunità e per condividere l'apprezzamento delle immagini che amiamo insieme come comunità. Facciamo insieme un discorso significativo come comunità in modo da poter iniziare a ricostruire in modo più equo. Parliamo e definiamo i passi che renderanno il festival, e il nostro settore, più aperto, unificato e rappresentativo di tutte le voci"_.