Si sa, un genere crea familiarità per il pubblico ma, spesso, rischia di "imprigionare" un autore. Così è accaduto a Stephen King, a tal punto acclamato come scrittore horror da aver portato fuori strada alcuni suoi fan circa la sua paternità del racconto alla base de Le ali della libertà.
Come raccontato durante una chiacchierata al programma BBC HARDtalk, Stephen King è consapevole di essere ricordato soprattutto come scrittore horror. Lo scrittore, però, ha rivelato di rimanere stupito dal fatto che molte persone non conoscano l'esistenza di libri non proprio horror firmati dal Re del brivido. Per confermare questa verità, King ha raccontato un episodio avvenuto in un negozio di alimentari: "Ero in un supermercato in Florida e mi sono scontrato con una donna in un reparto. La donna in questione mi ha subito riconosciuto e mi ha identificato come lo scrittore che scrive romanzi spaventosi e horror. La donna mi ha detto di amare l'horror ma anche le storie edificanti, come ad esempio quella alla base del film Le ali della libertà. Bene, quando le ho detto di aver scritto io quel racconto, lei non mi ha creduto".
Le ali della libertà: la spiegazione del finale del film
In effetti, Le ali della libertà è tratto dal racconto Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, inserito nella raccolta Stagioni diverse, che comprende anche Un ragazzo sveglio, Il corpo e Il metodo di respirazione. Il secondo e il terzo racconto, a loro volta, hanno dato origine a L'allievo e a Stand by me - Ricordo di un'estate. La raccolta è stata pubblicata da Stephen King nel 1982 ed è acclamata come una delle sue migliori opere.
Le ali della libertà è un film scritto e diretto da Frank Darabont nel 1994 e interpretato da Tim Robbins e Morgan Freeman. La rivista Empire lo ha collocato al quarto posto nella lista dei cinquecento migliori film della storia.