Il progetto ideato da Zack Snyder per la saga di Star Wars, poi trasformato in Rebel Moon, non era in linea con le esigenze della Lucasfilm, come ha spiegato il regista in una nuova intervista.
Il filmmaker è tornato a parlare delle sue idee in una conversazione con Empire in cui ha ricordato quanto accaduto nel 2012, dopo che Disney aveva ottenuto i diritti della saga.
Le dichiarazioni del filmmaker
Zack Snyder ha ribadito che aveva pensato a un concetto originale per un film di Star Wars: "Era I Sette Samurai nello spazio. Sapevo che alla base della saga di George Lucas c'erano molti di quei film di Kurosawa".
Il regista ha aggiunto: "La Lucasfilm era appena stata venduta alla Disney. C'era questo spazio in cui pensavi: 'Chi sa cosa è possibile?'. Ho proposto: 'Non voglio nessuno dei vostri personaggi. Non voglio fare nulla con i protagonisti che già conosciamo, voglio solo realizzare una cosa mia a parte'. E inizialmente pensavo: 'Dovrebbe essere vietato i minori!'. Quello aveva già praticamente impedito il progetto".
Il suo pitch era infatti molto poco in linea con le esigenze dello studio: "A essere onesto era molto da chiedere. Ma più mi ci immergevo, più mi rendevo conto che probabilmente non sarebbe mai stato quello che volevo".
Rebel Moon: cosa ci aspettiamo dal nuovo kolossal sci-fi di Zack Snyder?
La trama del film
Rebel Moon è ambientato in una colonia pacifica ai confini della galassia che si ritrova minacciata dall'esercito del tirannico Reggente Balisarius. Una giovane dal passato misterioso viene inviata alla ricerca di guerrieri provenienti dai pianeti vicini per ottenere aiuto contro il tiranno.
Zack Snyder sarà impegnato alla regia del progetto ed è inoltre co-autore della sceneggiatura insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad.
Il cast stellare è composto da un gruppo composto da Sofia Boutella, Rupert Friend che potrebbe essere il villain della storia, Anthony Hopkins, Charlie Hunnam, Ray Fisher, Stuart Martin, Doona Bae, Djimon Hounsou, Staz Nair, E. Duffy, Charlotte Maggi, Sky Yang, Cary Elwes, Michiel Huisman, Alfonso Herrera e Corey Stoll.