Nelle scorse ore ha fatto il suo debutto in streaming su Disney+ il quarto episodio di The Acolyte: La seguace, la nuova serie Star Wars che ci riporta indietro di 100 anni prima degli eventi de La minaccia fantasma.
Ambientato durante l'Era dell'Alta Repubblica, che per la prima volta in assoluto viene ritratta in live-action, lo show segue la storia di Osha e Mae, due gemelle che scopriamo essersi separate da piccole e che hanno seguito percorsi completamente opposti. La prima è stata addestrata dai Jedi mentre seconda è la villain che vuole vendicarsi dei Jedi per aver distrutto la sua famiglia anni prima.
Tuttavia, Mae obbedisce a un Signore Oscuro rimasto in disparte, che finalmente ha fatto la sua prima apparizione (la seconda se si conta un breve cenno all'inizio della serie) rivelandosi ai Jedi e brandendo una spada laser dalla lama rossa nel quarto episodio.
Chi è il Signore Oscuro secondo i fan?
L'episodio segue Osha (Amandla Stenberg), il Maestro Sol (Lee Jung-jae) e altri Jedi alla ricerca della gemella Mae, prima che uccida di nuovo. Di conseguenza, tutti convergono verso la casa del Jedi Wookiee Kelnacca, solo per scoprire che è già morto, e non per mano di Mae. Proprio in quel momento, il misterioso Maestro di Mae si rivela, attiva la sua spada laser e combatte contro Mae, Osha e i Jedi.
Questa è l'apparizione più importante del Maestro in The Acolyte, dopo che il Sith mascherato era apparso molto brevemente alla fine dell'episodio iniziale della serie. Gli eventi dell'Episodio 4 hanno portato alcuni a chiedersi se possa trattarsi dell'ex contrabbandiere Qimir (Manny Jacinto). Dopo tutto, Qimir ha accompagnato Mae nel viaggio verso Kelnacca per la maggior parte dell'episodio, ma si è opportunamente allontanato prima che il Maestro si rivelasse.
Insomma, i fan sono pienamente convinti si tratti di lui, anche perché secondo le logiche narrative dovrebbe quasi sempre trattarsi di uno dei personaggi già visti finora negli episodi precedenti, e non qualcuno di mai visto prima (sarebbe decisamente ingenuo e troppo comodo).