Intorno a Star Wars si è sviluppato un fandom tossico che non perde occasione per attaccare la nuova trilogia, spesso lamentandosi per le sue svolte progressiste. Mark Hamill ha sempre detto la sua sulla saga, specialmente sul suo storico personaggio Luke Skywalker, ma l'atteggiamento "litigioso" dei fan più astiosi proprio non va a genio all'attore, noto per la sua volontà di partecipare al processo decisionale, ma anche per la sua cortesia.
Hamill ha interpretato il sommo Jedi per qualcosa come 40 anni, quindi possiamo tranquillamente dire che la sua opinione in merito è motivata e sensata. Nel corso della nuova trilogia della saga, Luke ha in effetti perso un po' di smalto e l'attore non si è tirato indietro al momento di farlo notare al regista di turno. Le sue lamentele erano comunque rivolte a problemi di sceneggiatura o costruzione del personaggio, certamente non all'evoluzione naturale che i film hanno intrapreso entrando nel nuovo millennio.
Ricorderemo le lamentele aggressive per l'ingresso nel cast di Kelly Marie Tran, ovvero Rose Tico, che addirittura dovette lasciare Instagram per sfuggire ai commenti rivoltanti che lamentavano la svolta politically correct della nuova trilogia. Per non parlare del ruolo centralissimo di Daisy Ridley, la Rey che diventa protagonista assoluta e che ha scatenato l'ira dei fan più tossici, scontenti perché il "loro" Star Wars non era più incentrato su maschi bianchi.
Star Wars: L'ascesa di Skywalker, Daisy Ridley si scaglia contro gli haters
In una recente intervista a The Daily Beast, Mark Hamill ha espresso il suo scontento per questo tipo di fandom aggressivo: "Non so quando, nel corso del tempo, il fandom è diventato così litigioso. Le persone sono proprio presuntuose, e non puoi fare a meno di essere presuntuoso a tua volta, perché hai vissuto con il personaggio per così tanto. Quindi che sia Episodio VII, VIII o IX, ho avuto disaccordi e ho detto a chi c'era 'Beh, non so se sia giusto.' Ma tutti condividono lo stesso obiettivo: fare il miglior film possibile".