Star Wars: L'Ascesa di Skywalker arriverà poche settimane dopo l'esordio della serie The Mandalorian in cui ha debuttato Baby Yoda, personaggio di cui ora ha parlato il regista J.J. Abrams in una nuova intervista.
Il filmmaker, rispondendo alle domande di Esquire, ha commentato il nuovo fenomeno legato alla saga stellare e spiegato perché non è rimasto stupito dal successo ottenuto tra gli spettatori. J.J. Abrams ha dichiarato: "Guardate, penso che il divertimento rappresentato dal raccontare storie in questa galassia è che è possibile proporre cose che sembrano conosciute e poterle modificare, aumentarle, commentarle, farle progredire. Si tratta di un mondo che sta attendendo di essere ampliato".
Il regista ha quindi aggiunto: "I film originali hanno compiuto un lavoro incredibile parlando delle Guerre dei Cloni, dell'Impero e del Senato e senza mostrare niente di tutto questo. Ma il dipinto che era stato creato di questo ritratto del passato era incredibilmente intimo. Ma si ha sempre la sensazione che ci sia una vita ai margini e una storia oltre quello che state vedendo. E, secondo me, Star Wars in un certo senso sta costantemente espandendosi e lo fa sempre. E la possibilità di scegliere un personaggio come Yoda e dire 'Cosa accadrebbe se creassimo un Baby Yoda?'".
J.J. Abrams ha poi proseguito: "Non si tratta solo di nostalgia, ma è prendere qualcosa che ha significato, una storia dalle radici profonde, potente e che conquista il cuore umano, che batte". La capacità di essere visivamente adorabile e far avanzare la storia, secondo il regista, dà forza all'immaginazione: "Che si tratti di riportare in scena Lando o voler sapere cosa stava accadendo, o introdurre un personaggio totalmente nuovo, un droide inedito o un breve sguardo a un baby Yoda... Tutte queste cose affrontano la possibilità, il potenziale, e ciò che è al centro di quello che è Star Wars".
The Mandalorian e Star Wars: origini e storia dei Mandaloriani della serie TV Disney+