L'attore di Stand by Me, Wil Wheaton ha dichiarato che per lui la recitazione ha una componente traumatica, a causa della sua infanzia. Lo ha svelato in un'intervista concessa al quotidiano inglese Metro, in occasione dell'uscita di un nuovo film in cui interpreta l'antagonista. Questa la spiegazione di Wheaton:
"Non mi interessa particolarmente apparire davanti alla macchina da presa, perché non è mai stata una mia scelta. Quando ero un bambino i miei genitori mi costrinsero a fare l'attore, io non volevo farlo, imploravo mia madre di non mandarmi più ai provini e lasciarmi fare una vita normale, ma lei non mi dava retta. Era importante per lei che io diventassi famoso, perché voleva essere la manager di un attore di successo. Questo mi costò il rapporto con i miei genitori, e per quel motivo non mi piace veramente recitare sullo schermo. È traumatico."
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Non che questo impedisca completamente a Wil Wheaton di recitare, anzi, spesso si concede ruoli un po' autoironici, come la versione malvagia di se stesso in The Big Bang Theory (è stato l'arcinemico di Sheldon Cooper dal 2009 al 2019). Inoltre, per risolvere il problema del non amare i ruoli fisici, è da diverso tempo attivo anche nel campo del doppiaggio, prestando la sua voce per progetti animati e videogiochi.
Ammette però, nella stessa intervista che se potesse rinunciare in toto alla recitazione lo farebbe subito, per concentrarsi unicamente sulla scrittura e sulla conduzione di programmi televisivi e podcast. L'attore ha anche chiarito che i suoi fan non devono sentirsi in colpa se apprezzano le sue performance giovanili, in titoli come Stand by me - Ricordo di un'estate e Star Trek: The Next Generation:
"Non voglio che nessuno si senta in quel modo. Il lavoro è buono, sono un bravo attore e lo ero anche da ragazzo, ma gli abusi che subivo hanno influenzato il mio carattere."