Spider-Man: No Way Home, Zendaya su Willem Dafoe: "Ha terrorizzato tutti sul set"

Zendaya e Tom Holland, protagonisti di Spider-Man: No Way Home, hanno elogiato il talento di Willem Dafoe e la sua interpretazione di Goblin nel film.

Willem Dafoe è stato così bravo a calarsi nel personaggio di Goblin da terrorizzare tutti sul set di Spider-Man: No Way Home. A dirlo è Zendaya, che nel film con Tom Holland interpreta la co-protagonista MJ.

A dieci giorni dalla sua uscita nei cinema internazionali, Spider-Man: No Way Home ha già superato il miliardo di incasso al Box Office mondiale. Numeri da capogiro che fanno ben intendere quanto persone di ogni età, sparse per il globo, abbiano amato l'opera diretta da Jon Watts. Il successo del film è da ricollegare anche (e soprattutto) alla sua capacità di riassumere sul grande schermo 20 anni cinematografici di Spider-Man, donando stupore, entusiasmo ed un pizzico di malinconia al pubblico, affezionato da sempre al supereroe Marvel. Tra i graditi ritorni del film, c'è stato anche quello di Willem Dafoe, storico interprete di Goblin nella trilogia originale di Sam Raimi.

Dopo l'uscita del film, Tom Holland e Zendaya hanno parlato di come è stato lavorare con le star dei precedenti franchise dell'Uomo Ragno. Quando si è trattato di parlare di Dafoe, Zendaya ha ammesso di essere rimasta scioccata da quanto l'attore fosse gentile con tutti nel dietro le quinte, riuscendo allo stesso tempo ad essere così convincentemente malvagio una volta trasformatosi nel suo personaggio. "Ha spaventato a morte tutti, ad essere onesti. La cosa più bella è che tutti sono stati così adorabili, per poi interpretare questi personaggi molto malvagi. Lui è così bravo ad essere adorabile, sai? E poi... whoa!", ha detto Zendaya, imitando la voce di Goblin.

Dal canto suo, Tom Holland è rimasto impressionato dai tanti registri diversi che Dafoe è stato in grado di fornire ad ogni battuta. Holland dice di non aver mai visto un attore dare ad un regista "così tante opzioni". "Non ho mai lavorato con un attore che fosse in grado di offrire ad un regista così tante opzioni. Ha questo discorso nel film in cui parla della crisi esistenziale di Peter. Deve aver recitato quella scena 30 volte ed erano tutte diverse l'una dall'altra", ha dichiarato il protagonista di Spider-Man: No Way Home.