Sky Cinema Cult HD in occasione della festa della mamma, domenica 10 maggio offre una programmazione speciale: Tutto su mia madre, vincitore dell'Oscar come miglior film straniero nel 2000 e miglior regia a Cannes e Tutto sua madre, la commedia presentata alla Quinzaine des realisateurs del Festival di Cannes 2013.
Si parte alle 19:15 con l'omaggio alla figura materna di Pedro Almodóvar in Tutto su mia madre, storia di una donna che torna a Barcellona alla ricerca del padre del figlio morto in un incidente, e in prima serata la commedia Tutto sua madre, diretta e interpretata da Guillaume Gallienne nei panni di un giovane che ama talmente tanto la madre da imitarla in tutto, facendo così scaturire negli altri, dubbi sulla sua identità sessuale.
Due film molto toccanti, che celebrano la figura della mamma in maniera molto diversa e originale. Tutto su mia madre è un vero e proprio omaggio alla figura materna e rimane uno dei film di maggior successo di Almodovar, vincitore di numerosi riconoscimenti da quello di migliore regia a Cannes e agli European Film Award al miglior film straniero (premio Oscar e Golden Globe). La dedica di chiusura del regista è un tributo a tutte le donne: "A Bette Davis, Gena Rowlands, Romy Schneider e a tutte le attrici che hanno fatto le attrici, a tutte le donne che recitano, agli uomini che recitano e si trasformano in donne, a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia madre".
Tutto sua madre, vincitore del premio Cesar come miglior film racconta la scoperta della sessualità maschile di Guillaume, uscendo da quella femminile che la sua adorata madre gli ha cucito addosso sin da quando era un bambino. I primi ricordi dell'infanzia di Guillaume sono rappresentativi della relazione con sua madre "Il primo ricordo che ho di mia madre risale a quando avevo circa cinque anni. Chiamò me e i miei fratelli per cena e disse "Ragazzi e Guillaume, a tavola!". L'ultima volta che le ho parlato al telefono, mi ha detto "Ti abbraccio, mia cara". Questa commedia è un vero e proprio inno alla femminilità vista dagli occhi maschili del regista e sceneggiatore del film.