Nel corso di un botta e risposta su Reddit, a Hugh Howey - produttore e autore della serie Apple TV+ Silo, è stato chiesto dei buchi di trama presenti nello show e la risposta di quest'ultimo non è stata molto pacata.
A Howey è stato chiesto perché i residenti del silo vedono temporaneamente la falsa immagine della simulazione durante un blackout nel finale della prima stagione della serie. Howey, che ha scritto anche i libri su cui si basa Silo, si è prima preso tutto il tempo necessario per rispondere alla domanda. Al termine, però, l'autore e produttore esecutivo fa un'osservazione più ampia sull'attenzione ai cosiddetti buchi nella trama e sul perché tutto ciò non sia affatto utile.
Ricordiamo che Silo è stata rinnovata per una seconda stagione da Apple TV+.
"Quando mi è stato proposto, avevo immaginato che lo schermo lampeggiasse di verde in una sorta di fosforescenza, come un monitor che cambia colore quando si preme troppo o c'è un picco di corrente. Non che avrebbero mostrato il filmato della pulizia di Carmody. Io lo avrei fatto di 2-3 fotogrammi, piuttosto che soffermarmici così a lungo.
"Detto questo, se si vuole trovare un motivo creativo, non è difficile. Un ex hacker dell'IT che era stato mandato a fare le pulizie (forse Carmody stessa) ha cercato in tutti i modi di far passare quel filmato sul grande schermo anni fa (in modo simile a quanto fatto da Jules nell'ep 10). Non ci è riuscita, ma il video è stato comunque caricato. Quando la corrente è aumentata, il suo vecchio hack è passato temporaneamente, ma poi la corrente è andata via. L'ultimo respiro di una donna delle pulizie morta da tempo che voleva che la gente vedesse la verità".
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Dopodiché, quasi come una postilla, l'autore ha voluto dire la sua sulla tendenza del ublbico a controbattere su qualsiasi cosa, anche la più inutile:
"Questo è un esempio di quanto sia facile risolvere i buchi di trama, cosa che potrebbe fare qualsiasi spettatore, ma sembra che alla gente piaccia di più arrabbiarsi che usare la propria immaginazione. Non sono sicuro del perché".