Seth Rogen ha recentemente parlato della morte di Kim Jong-un in The Interview e del braccio di ferro che ha avuto con la Sony a proposito della sequenza. La pellicola rimane indubbiamente uno dei film più controversi della storia del cinema moderno.
Dopo aver scoperto la premessa di The Interview, la Corea del Nord ha minacciato un'azione contro gli Stati Uniti; di conseguenza la Sony ne ha ritardato l'uscita, editando nuovamente la pellicola affinché fosse meno offensiva. In seguito la Sony, dopo essere stata hackerata dai "Guardians of Peace", un gruppo con legami con la Corea del Nord, ha deciso di rilasciare il film esclusivamente per il noleggio digitale e in un piccolo numero di cinema selezionati.
La versione definitiva del film presenta una scena in cui l'elicottero di Kim Jong-un viene colpito da un proiettile di un carro armato e la sua testa esplode. Secondo Rogen, che è apparso nell'ultimo episodio della serie YouTube VFX Artists React di Corridor Crew per discutere della sua carriera, la scena della morte di Kim Jong-un è stata oggetto di molti dibattiti tra lui e la Sony: "La versione originale era molto più grafica."
"Quella sequenza è diventata il fulcro dell'intera trattativa, mi chiedevano continuamente: 'quanta della sua testa sarà visibile nella scena? Quanta no? Possiamo oscurarlo con il fuoco?'." Ha continuato Seth Rogen. "A pensarci bene, è stato di gran lunga l'argomento su cui ho avuto più discussioni rispetto ad ogni altro film che ho girato."