Che La passione di Cristo sia stato tutto fuorché un set facile lo si sapeva già. Di certo pare sia stato qualcosa più vicino all'inferno che non al paradiso. Tanto da aver segnato in maniera indelebile Sergio Rubini che, durante la puntata di Propaganda Live andata in onda ieri sera, lo ha ricordato con toni apocalittici, venati però da una sottile ironia.
Quando hanno arrestato Mel Gibson ho stappato lo champagne
"Fu una esperienza terribile. - Così confessa Sergio Rubini a Diego Bianchi. - Guarda non farmi parlare, io ho avuto problemi seri con Mel Gibson, tant'è che quando lo hanno arrestato (per aver picchiato la moglie ndr.) ho stappato una bottiglia di champagne. Era un set particolare. A Matera, dove giravamo, tutti avevano le visioni, gente che si è convertita. Era pieno di preti ovunque e si facevano tre messe al giorno. Una in latino, una in inglese e una in materano. Jim Caviezel girava per le strade con il trucco di scena addosso e benediceva i bambini".
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Nel controverso film sulle ultime ore di Gesù, l'attore pugliese vestiva i panni del buon ladrone, Disma, che finisce in croce sul Golgota e chiede perdono per i suoi peccati, guadagnandosi la salvezza eterna. O meglio svestiva: "Andavo in giro mezzo nudo per la città. Figurati io sono di Altamura e ho studiato lì. Immagina. Era novembre. Novembre a Matera! E io non avevo messo in conto cosa significasse essere appeso ad una croce a novembre con il perizoma!". Rubini si sofferma soprattutto sull'attenzione di Gibson ai particolari e alla necessità maniacale di ricostruire ogni cosa in maniera perfetta: "Voleva che fosse tutto vero, poco ci mancava che avesse usato i chiodi per appenderci alla croce. Io ero attaccato e dovevo dare l'idea di pendere. Era molto faticoso. Sotto il c..o avevamo una specie di sellino da bicicletta su cui sedevamo. Era affilato e sottile".
Non è la prima volta che racconta di quanto questa esperienza sia stata traumatica. Tanto che in altre occasioni aveva dichiarato di essere stato sul punto di scappare. Uscito nel 2004, La passione di Cristo si è rivelato, a sorpresa, un vero e proprio blockbuster con oltre 600 milioni di dollari di incasso a cui sono seguite reazioni di vario genere, tra chi ha accusato Gibson di antisemitismo e chi lo ha considerato una sorta di epifania del dolore. Una spaccatura alimentata dai pareri contrastanti della stampa che hanno agevolato non poco il suo successo. Oltre a Rubini, il cast comprendeva altri interpreti italiani come Monica Bellucci - la Maddalena -, Rosalinda Celentano - Satana -, Claudia Gerini - la moglie di Pilato - e Mattia Sbragia - Caifa- .