Sergej Bodrov, uno dei cineasti russi più noti nella scena internazionale, e attivo anche negli Usa, regista due volte nominato agli Oscar (il recente Mongol e Il prigioniero del Caucaso), sceneggiatore di Qualcuno da amare di Alexandre Rockwell ed Est-Ouest di Régis Wargnier, completa la Giuria internazionale di Venezia 66, presieduta da Ang Lee e composta da Sandrine Bonnaire, Liliana Cavani, Joe Dante, Anurag Kashyap e Luciano Ligabue. La 66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2 - 12 settembre 2009), è diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta.
Il regista e sceneggiatore Sergej Bodrov, figura fra le più importanti del cinema sovietico durante la perestrojka, affrontando i problemi politici e sociali della Russia contemporanea, si è imposto negli anni come uno dei cineasti russi più influenti a livello internazionale, in particolare negli Usa. Nel 1996 gira il film diventato cult Il prigioniero del Caucaso, sulla prigionia di due soldati dell'Armata rossa con allusioni alla Cecenia, nominato all'Oscar e al Golden Globe come miglior film straniero. Negli anni '90 si trasferisce a Los Angeles, collabora come sceneggiatore e produttore all'omaggio felliniano Qualcuno da amare (1994) di Alexandre Rockwell, e a Est-Ouest di Régis Wargnier, thriller politico sullo sfondo della Russia postbellica. Nel 2002 Bodrov è in concorso a Venezia con Il bacio dell'orso. L'ultimo film di Bodrov Mongol (2007) sulla leggendaria figura di Gengis Khan, coproduzione russa, kazakha e tedesca, venduto in tutti i paesi del mondo, ha riscosso un grande successo di pubblico ed è stato nominato all'Oscar come miglior film straniero.