Sergei Loznitsa, il regista ucraino che ha rassegnato le dimissioni dalla European Film Academy per la sua risposta all'invasione russa dell'Ucraina, è stato espulso dalla Ukrainian Film Academy per aver espresso il suo sostegno nei confronti dei registi russi.
In una dichiarazione rilasciata sabato 19 marzo, Loznitsa ha scritto di essere stato espulso perché, almeno secondo quanto dichiarato dall'Accademia, sarebbe "un cosmopolita", un uomo di mondo, accusato di non aver sufficientemente manifestato la sua fedeltà al suo paese d'origine.
Il regista, meglio conosciuto per aver diretto i film "Donbass" e "A Gentle Creature", originariamente ha fatto scalpore per aver criticato la tiepida risposta della European Film Academy all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. L'Accademia aveva rilasciato una blanda dichiarazione offrendo il proprio sostegno agli ucraini senza denunciare la Russia.
"Che testo vergognoso è stato pubblicato dalla European Film Academy", ha scritto Sergei Loznitsa in risposta. "Affermate sul vostro sito che ci sono 61 membri ucraini tra i vostri ranghi. Ebbene, ad oggi, ce ne sono solo 60. Non ho bisogno che voi 'stiate allerta e restiate in contatto con me', grazie mille!".
La posizione del regista è semplice, "Nella tragedia della guerra, credo fermamente che si debba mantenere il buon senso. Sono contrario al boicottaggio dei miei colleghi, registi russi, che si esprimono contro i crimini del regime di Putin", ha scritto nella sua dichiarazione in cui annunciava la sua espulsione dall'Accademia del cinema.