Selma Blair ha svelato che inizialmente ha nascosto i suoi problemi di salute e i sintomi della sclerosi multipla sul set per evitare di non avere problemi sul lavoro, o avere meno possibilità di ottenere le parti in alcuni lungometraggi.
L'attrice, all'epoca, non aveva avuto una diagnosi, tuttavia era consapevole che c'era qualcosa di strano a livello fisico.
Intervistata dalla versione britannica di Vogue, Selma Blair ha ricodato: "Stare sul set alle volte era incredibilmente pesante con il senso di fatica che provavo e i tic. Ho preso dei medicinali per evitare attacchi epilettici e affrontare i problemi con l'ansia. Non ho abusato di quei medicinali, solo dell'alcol. Ma mi sentivo persa, triste e non riuscivo quasi a sorridere".
L'attrice ha spiegato: "Ero preoccupata che un errore mi avrebbe fatto rimuovere dalla forza lavoro. E semplicemente si trattava della mia incapacità di avere coordinazione, o di rimanere bloccata, o di essere troppo debole o malata nella mia roulotte, o in qualsiasi altro momento. Vomitavo ed avevo problemi fisici ed era terrificante, e perdevo i capelli e avevo sfoghi cutanei".
Nonostante i sintomi, l'attrice ha ricordato come i medici non siano stati in grado di effettuare una diagnosi corretta. Durante le riprese di Hellboy le era stato detto che probabilmente soffriva di allergie e, successivamente, che poteva trattarsi di leucemia: "Non potevo dirlo a nessuno. Non potevo ammettere l'alcolismo o accedere a delle cure usando la mia assicurazione per paura di essere considerata dall'assicurazione dei produttori un rischio. Sono crollata quando sono tornata a Los Angeles".
Nel 2008, dopo Hellboy - The Golden Army, i suoi sintomi stavano peggiorando con conseguenze al sistema immunitario, situazioni difficili come la perdita di capelli e la mancanza di energia: "Il mio auto-odio era estremo. Non riuscivo a gestire bene la situazione e non riuscivo nemmeno a provare di trovare lavoro...".
Selma ha sottolineato: "Pensavo: 'Quanto è distante l'audizione? Quanti pisolini posso fare per strada prima e dopo?'. Quando ho smesso di recitare ho trascorso le mie giornate a letto, piangendo, alle volte bevendo troppo, o leggendo e dormendo, incontrando medici e guaritori... Ho in un certo senso rinunciato fino alla diagnosi. Ero sempre terrorizzata dall'idea che decidessero fossi incapace o mentalmente instabile. Mia madre mi aveva insegnato che quello avrebbe voluto dire la morte professionale per una donna".