Primo film italiano in gara ed è subito polemica, Segreti di Stato il film di Paolo Benvenuti sulla strage del primo maggio del 1947 a Portella delle Ginestre rischia di diventare un caso politico.
La strage fu attribuita al bandito Giuliano ma è sempre rimasta una pagina molto controversa del nostro dopoguerra. L'episodio è stato raccontato anche dal regista Francesco rosi in Salvatore Giuliano.
Il film è stato presentato alla Mostra di Venezia alla stampa ed ha ricevuto notevoli consensi.
Per Benvenuti la strage fi Portella fu un intrigo di mafia e politica, parte del governo italiano, Vaticano e la CIA per fermare l' avanzata delle sinistre al governo. "Non a caso - ha spiegato nei giorni scorsi il regista - 12 giorni dopo la strage, il Pci e il Psi uscirono dal Governo di unità nazionale e passarono all'opposizione". Con Portella inizia quindi la strategia delle tensione che porterà alla strage di piazza Fontana a quella della stazione di Bologna e così via.
Il film è una vera e propria indagine portata avanti da un avvocato che partecipa al processo per la strage nel 1951 avvalendosi dell'aiuto del braccio destro di Giuliano ,quel Pisciotta che verrà ucciso in carcere, e di un professore a capo della commissione di inchiesta che traccerà un vero albero genealogico della strage di cui fanno parte, secondo questa ricostruzione, da Papa Pacelli al futuro Paolo VI, da Salvatore Giuliano all'attentato a Togliatti, dal presidente Usa Harry Truman a De Gasperi all'onnipresente Giulio Andreotti.
Tutto questo non potrà mai essere provato proprio per l'assassinio di Pisciotta.
La ricostruzione di Pisciotta non è piaciuta ad alcuni esponenti politici il consigliere della Biennale Valerio Riva (di AN) ha affermato " I documenti bisogna che li veda uno storico e non un regista. E questo film ne è la dimostrazione. Evidentemente Benvenuti non ha saputo leggere i documenti che ha consultato. Perché l'unica congiura contro il PCI è stata quella degli elettori che non hanno mai votato un governo comunista in Italia, per fortuna".
E domani in una conferenza stampa Benvenuti spiegherà come dopo sei anni di studi e di ricerche è arrivato a queste conclusioni per il momento ha ribattuto :"Quello che è raccontato nel mio film è basato su prove documentali precise dietro al film ci sono sei anni di ricerche storiche e migliaia di documenti inediti: quelli desecretati nel '98 dalla commissione antimafia italiana, gli atti del processo di Viterbo contro la banda di Giuliano e anche i documenti desecretati negli Stati Uniti sull'attività dell'OSS, l'ex Cia, tra il '43 e il '53. Da questi documenti escono le prove incontrovertibili del disegno stragista dietro il massacro di Portella."