Sebastian Stan si è cimentato in una delle prove più complicate della sua carriera, interpretando Donald Trump nel nuovo film di Ali Abbasi, The Apprentice - Alle origini di Trump, presentato al Festival di Cannes.
Nel film, Stan interpreta una versione giovane di Trump durante i suoi primi anni da imprenditore immobiliare a New York. Una prova complicata e che può creare preoccupazioni, soprattutto per il ruolo polarizzante di Trump nella società contemporanea.
Come cavalcare un cavallo
Intervistato da Empire Magazine, Sebastian Stan ha cercato di spiegare che sensazione ha provato recitando nei panni di Donald Trump:"Lavorare su questo progetto con Ali è stato come cavalcare un cavallo psicotico attraverso una stalla in fiamme. Stiamo parlando di qualcuno su cui tutti hanno un'opinione, che tutti imitano e per cui tutti provano dei sentimenti forti".
Per prepararsi al ruolo, Stan ha visionato parecchio materiale su Trump e su altre persone che lo imitavano ma non voleva che la sua interpretazione fosse troppo influenzata da fonti esterne:"Ho guardato tutto. Ho visto cose fatte da imitatori, tutte le cose fatte. Ma dovevo anche seguire la collaborazione e la visione che condividevo con Ali".
Nell'intervista, Sebastian Stan cerca di spiegare che Donald Trump ci troveremo davanti:"Il film lo normalizza, in una certa misura. Si tende a parlare di lui in un modo selettivo, quasi distaccato. Come se fosse una figura separata dal resto di noi esseri umani sulla Terra. [...] E la verità è che è un essere umano".
Secondo Sebastian Stan 'il film mostra che c'è molto di più da comprendere e da relazionarsi con lui di quanto siamo disposti ad ammettere. E per me, il film racconta il percorso di un uomo che col passare del tempo si indurisce sempre di più'. The Apprentice spiega in che modo Donald Trumpè diventato la figura che è tutt'oggi, guidato dall'avvocato Roy Cohn (Jeremy Strong).