Sean Connery scelse di girare il film La leggenda degli uomini straordinari per un motivo non esattamente legato alla qualità del progetto. Il compianto attore scozzese accettò infatti il ruolo di Allan Quartermain pur non avendo capito la sceneggiatura del progetto, temendo altrimenti di ripetere un errore fatto in passato.
Questa fu la spiegazione di Connery al riguardo: "Mi hanno offerto il ruolo di Gandalf ne Il signore degli anelli. Ho letto la sceneggiatura, ma non ci ho capito niente e ho rifiutato. Il film ha fatto un sacco di soldi. Mi hanno offerto il ruolo di Albus Silente in Harry Potter. Ho letto la sceneggiatura, ma non ero interessato al progetto e poi non ci ho capito niente, così ho rifiutato. Il film è diventato un successo stratosferico. Mi hanno offerto La leggenda degli uomini straordinari, non ci ho capito niente, ma mi sono detto 'Che mi venga un accidente se rifiuto'".
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Un ragionamento non del tutto errato, ma in questo caso l'intuito di Sean Connery non fu all'altezza della situazione, poiché La leggenda degli uomini straordinari non solo fu un insuccesso commerciale (incassò appena 179 milioni di dollari nel mondo, contro i miliardi della trilogia tolkieniana che avrebbero fruttato circa 450 milioni in totale per l'attore tramite una percentuale del box office), ma si rivelò anche un'esperienza talmente negativa che Connery scelse di ritirarsi dalle scene dopo l'uscita, nell'autunno del 2003 (rifiutò, tra le altre cose, di apparire in Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo, ragion per cui nel montaggio finale si dice che il suo personaggio sia morto dopo gli eventi del terzo episodio). Celeberrime le sue litigate con il regista Stephen Norrington, al punto che alla prima del film, con i giornalisti che si chiedevano dove fosse il cineasta, Connery rispose "Avete controllato il manicomio locale?".