Scarlett Johansson: "Le mie dichiarazioni sul politically correct estrapolate per il clickbait"

Dopo le dichiarazioni sul politically correct, Scarlett Johansson si è difesa dalle accuse sostenendo che le sue parole sono state estrapolate ad arte per il clickbait.

Le dichiarazioni sul politically correct di Scarlett Johansson hanno attirato parecchie critiche ma è tutta colpa del clickbait, come ha dichiarato la diva in sua difesa, e del modo in cui la rivista ha deciso di riportare le sue parole.

"Recentemente è stata pubblicata una mia intervista che è stata manipolata ad arte solo per un po' di clickbait ed è stata estrapolata dal contesto" ha fatto sapere Scarlett Johansson con una nota ufficiale. "In realtà si trattava di una conversazione con l'artista contemporaneo David Salle e stavo rispondendo a una domanda sul confronto tra arte e politically correct. Personalmente ritengo che, in un mondo ideale, qualsiasi persona che faccia il mio mestiere dovrebbe essere in grado di interpretare qualunque cosa voglia, e che l'arte, in tutte le sue forme, dovrebbe essere immune al politically correct. Questo è il punto, ma non ci sono certo arrivata nel modo che è stato riportato".

Scarlett Johansson ha approfittato delle rettifica per ribadire alcuni dei punti toccati durante la discussa intervista: "Riconosco che, nella realtà, purtroppo c'è ancora una diffusa discrepanza, nell'industria dell'entertainment, tra attori caucasici e non, non a tutti sono riservate le stesse opportunità. Io continuo a sostenere la diversità come un punto di forza, in ogni ambito, e continuerò a lottare per quei progetti che favoriscono l'inclusione".

Da cosa è nata la polemica che, nella giornata di oggi, ha affollato bacheche social e pagine di giornali? La diva ha concesso un'intervista al magazine As If, a un anno dalle critiche che l'hanno coinvolta in prima persona. Scarlett Johansson infatti era stata scritturata per il film Rub & Tug ma è stata costretta a lasciare il ruolo del boss transessuale Dante Tex Gill. "Credo che la società sarebbe più unita se permettessimo a ciascun individuo di vivere i propri sentimenti, senza aspettarci che tutti si sentano cosi come noi ci sentiamo. Da attrice mi dovrebbe essere permesso interpretare qualsiasi persona, albero o animale perché questo è il mio lavoro. Il politicamente corretto è un trend nel mio ambiente e in qualche modo ha ragione d'essere, per vari motivi. Ma ci sono momenti in cui questa tendenza ha un impatto sull'arte suscitando disagio e io credo che l'arte debba essere libera".

Questo il modo in cui le parole dell'attrice sono state riportate, suscitando la reazione sdegnata, in primis della comunità Lgbtq, che ha giudicato inappropriati i paragoni fatti dalla star. La stessa Johansson, tra l'altro, nel 2016 aveva dovuto fronteggiare le ire dei fan dell'anime Ghost in the Shell quando, per interpretare la protagonista nell'adattamento cinematografico, era stata scelta proprio lei anzichè, come la fanbase riteneva più adeguato, un'attrice giapponese.