Scarlett Johansson ha parlato della causa che l'ha vista procedere per vie legali contro la Disney a causa della scelta di distribuire in streaming Black Widow, il progetto di cui era protagonista, in contemporanea con il debutto nelle sale. Lo studio aveva criticato la scelta presa dalla star, sostenendo che non tenesse adeguatamente in considerazione gli effetti della pandemia sul mercato cinematografico.
L'esperienza vissuta da Scarlett Johansson
Intervistata da Variety, Scarlett Johansson ha ora rivelato: "Ero triste e delusa. Ma, principalmente, triste ed è stato un momento così surreale perché eravamo tutti isolati e stavamo un po' iniziando a uscire. Inoltre ero molto incinta, che in modo strano ha rappresentato una coincidenza fantastica. Improvvisamente tutta la tua attenzione è attirata da questo miracolo della vita".
L'interprete di Black Widow ha sottolineato: "Ho avuto quindi la distrazione più meravigliosa al mondo e subito dopo ho avuto una bambina splendida".
Scarlett ha però ricordato che ha ricevuto molto sostegno: "Non potevo nemmeno camminare attraverso un ristorante senza che qualcuno dicesse 'Buon per te. Lotta per i tuoi diritti'. Ho potuto vedere che ha avuto un impatto più grande. Ho avuto il sostegno di sconosciuti che non erano affatto coinvolti nella situazione".
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Black Widow potrebbe tornare nel MCU?
La causa intentata da Johansson non avrebbe comunque nessuna conseguenza su un possibile ritorno del suo personaggio nel MCU: Bob Chapek, all'epoca CEO dello studio, è stato sostituito con Bob Iger e Kevin Feige, secondo alcune indiscrezioni, era rimasto "arrabbiato e imbarazzato" dalla situazione, sostenendo l'attrice.
Scarlett, tuttavia, ha più volte ribadito che considera conclusa la sua esperienza nel ruolo. Nel film Black Widow si è inoltre assistito a quello che sembra un passaggio di consegne con Florence Pugh, interprete di Yelena Belova.