Marco Ponti, regista di Santa Maradona, starebbe pensando al sequel del film con Stefano Accorsi e Libero De Rienzo. Proprio quest'ultimo, in una nuova intervista a Repubblica, ha commentato l'eventualità di prendere parte al progetto.
Era il 2001 quando al cinema usciva Santa Maradona, film che segnava il debutto alla regia di Marco Ponti. A febbraio, esattamente 20 anni dopo, proprio Ponti ha fatto capire, tramite un post condiviso sul suo profilo Instagram, di avere in mente un progetto legato al suo primo lungometraggio. Nel post in questione si legge infatti "Santa Maradona 2021. Stay Tuned" che sembra riferirsi alla realizzazione di un vero e proprio sequel del film con Stefano Accorsi.
Di questa eventualità ha parlato anche Libero De Rienzo, durante un'intervista rilasciata a La Repubblica. L'attore è stato uno dei protagonisti di Santa Maradona, al fianco di Accorsi ed Anita Caprioli. Dal periodo del film in poi, la carriera di De Rienzo è stata caratterizzata da diversi successi ed ha compreso anche l'esperienza da sceneggiatore e regista nel 2005 con Sangue - La morte non esiste.
Richiamando alla mente i mesi trascorsi a lavorare a Santa Maradona, De Rienzo ha dichiarato: "I ricordi legati a quel film sono molto belli. È un film che per tutta una generazione più giovane della mia è stato abbastanza formativo. Non voglio scomodare parole troppo grosso come 'cult' ma ha comunque lasciato un segno". E per quanto riguarda la possibilità che venga realizzato un sequel, accennata sui social da Ponti? L'attore ha ammesso di non sapere ancora nulla al riguardo, aggiungendo però: "Ad un certo punto ricordo che con Marco avevamo accarezzato l'idea di riprendere quella storia, ripartendo dalla scena finale quando i ragazzi si alzano dal divano. Per andare a scoprire che fine fanno. Tuttavia non so cosa abbia in mente Marco. Anche per scaramanzia preferisco non sbilanciarmi". Insomma, l'attore e regista classe 1977 non nega affatto il proprio interesse per un eventuale sequel di Santa Maradona.
Ricordiamo che il titolo del film è preso da una canzone del gruppo francese Mano Negra, contenuta nell'album Casa Babylon del 1994. All'epoca, l'opera conquistò due David di Donatello: per il Miglior regista esordiente a Marco Ponti e per il Miglior attore non protagonista, assegnato proprio a Libero De Rienzo.